La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

venerdì 13 luglio 2007

14/07/2007 FESTA DEL REDENTORE

La tradizionale Festa del Redentore di Venezia che ha luogo ogni anno la terza domenica del mese di luglio, è una tra le feste più importanti di Venezia che attrae sia veneziani sia turisti grazie all'imperdibile spettacolo pirotecnico che si svolge nella notte del sabato.
La notte dei fuochi è una tradizione recente, introdotta nel 1978, per dare un'impronta moderna alla festa antica.
La festa celebra infatti l’estinzione della peste che dal 1575 al 1577 colpì Venezia, decimando quasi un terzo dei suoi abitanti. Il 4 settembre del 1576 il Senato approvò la proposta del Doge Alvise Mocenigo di fare un voto solenne per invocare la fine della pestilenza e la salvezza della città. Sarebbe stato costruito un tempio "che i successori anderanno solennemente a visitare a perpetua memoria del beneficio ricevuto".
Fu deciso che il Tempio dedicato al Cristo Redentore sarebbe stato costruito sull'isola della Giudecca dove sorgeva la chiesetta di S.Maria degli Angeli. Il 3 maggio del 1577 con funzione solenne fu posta la prima pietra del nuovo Tempio del Redentore; il Tempio fu ultimato e consacrato nel 1592 a soli 15 anni dalla posa della prima pietra. L'architettura del Tempio del Redentore è opera della genialità dell'arte di Andrea Palladio a cui fu affidato il compito della progettazione.
Venne quindi costruito un ponte di ottanta galee attraverso il canale che venne attraversato da una folla di veneziani scampati alle epidemie. Nel 1677 la peste fu definitivamente debellata e si decise così di festeggiarne la liberazione con una cerimonia religiosa inserita in una festa popolare.
Oggi, nella giornata di domenica si celebra la funzione solenne presieduta dal Patriarca nella chiesa del Redentore alla Giudecca e un ponte di barche che collega Venezia alla chiesa viene costruito per l'occasione nel canale della Giudecca. La celebrazione è seguita da una processione religiosa che
attraversa il ponte votivo di barche, costruito per l'occasione, per collegare la chiesa del Redentore con Venezia e permettere ai veneziani di recarsi a rendere omaggio al Redentore.
Sin dal tramonto del sabato, centinaia di imbarcazioni addobbate e illuminate affluiscono nel bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si festeggia e si cena in compagnia, con piatti della tradizione veneziana, in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata. Poi le barche si danno appuntamento al Lido ad attendere l'alba e per fare il tradizionale bagno. Il giorno dopo la festa si conclude con una regata su gondole.
Da quando vivo il Veneto ho sempre festeggiato con amici, veneziani e non, la Festa del Redentore a Venezia persa tra la folla che invade calli e campielli, ma soprattutto la Riva degli Schiavoni e l'isola della Giudecca. ho sempre assistito allo spettacolo pirotecnico, sorprendente per durata ed effetti. Ma quest'anno non mi sono schiacciata in un angolino con il naso in su per attendere il primo botto. Quest'anno ho festeggiato un Redentore diverso, quello dei veneziani veri, la festa sentita dalla gente, sia pur nel suo aspetto profano. Sabato pomeriggio abbiamo raggiunto degli amici a Jesolo. Due ore di coda più tardi, con i limiti di velocità a 50km all'ora rispettati e siamo arrivati a pochi metri dalla spiaggia del Cavallino, in un campeggio dove già erano iniziati preparativi per la serata.
Uomini addetti al barbecue, noi fanciulle alle vettovaglie, a preparare carne e verdure e ad appendere festoni colorati e luminarie, come vuole la tradizione (di solito le barche sono tutte adorne di lucine e lanterne di carta coloratissima e questa usanza è stata ripresa anche da chi festeggia la serata in terraferma).
Poi è scattata la maratona di cibo e bevande: prosecco e cabernet che scorrevano come l'acqua del Piave a primavera e montagne di salsicce e braciole, melanzane e zucchine grigliate, insalata di riso e torte salate. Per finire anguria, tiramisù e torta accompagnate da qualche buon bicchierino di liquore...mancavano le sarde in saor, ma il fegato ha ringraziato per questo!
A mezzanotte sono iniziati i fuochi...si è udito il primo sparo in lontananza e moltepersone si sono incamminate verso la spiaggia, in direzione di Punta Sabbioni, da dove si gode di una buona visuale, seppur lontana. Io sono rimasta al campeggio perché era iniziato il karaoke ed ero ormai lanciatissima, nonostante la mia voce sia quanto di più lontano possa esistere dalla perfezione del mio mito Maria Callas!
Dopo aver massacrato a colpi di stonature Battisti (Dieci ragazze per me), Tozzi (Gloria) e Vasco (Vita spericolata) l'apice l'ho raggiunto nell'interpretazione di Cochi&Renato (Insieme a Francesco che ha il fisique du role!) con L'uselin de la comare...e se si tiene conto del mio accento piemontese doc, lascio solo immaginare il risultato!!!
Sono tornata a casa alle 4 del mattino, con l'umidità che mi era entrata anche nelle ossa, ma felice e divertita...una serata davvero divertente che ha segnato l'inizio dell'estate vera e propria!

Jesolo. La spiaggia del Cavallino

P.S. Le foto dei fuochi e di Palazzo Ducale illuminato risalgono ad un anno fa...diciamo che fanno parte del mio archivio perchè devo ancora scaricare le foto di quest'anno!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

PURTROPPO TROPPE MAIL E SMS RISULTATE POI FASULLE MI FANNO PENSARE CHE QUESTE COSE POTREBBERO NON ESSERE VERE.

MariCri ha detto...

Sono d'accordo con anonimo..mi dispiace, ma il web è davverozeppo di informazioni di questo tipo e non è possibile dare credito a tutti.