La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

domenica 27 aprile 2008

STORIE DEL BOSCO ANTICO

Rieccomi, dopo la breve, ma intensa, parentesi politica del mio blog.
Spero soltanto che nessuno si sia eccessivamente annoiato o che si sia offeso per i contenuti dei commenti. Personalmente ho trovato interessante il dibattito che è scaturito dal mio post post-elezioni (ops! Scusate il gioco di parole!) e credo che quando si presenterà una nuova occasione, tornerò a scrivere qualcosa sulla politica e sull'attualità, fermo restando che quello che esprimo qui è sempre il mio personale ed opinabile punto di vista.

Ma ora torniamo ad uno dei temi principali di questo blog. I libri.
Mai come in questo periodo i libri mi stanno tenendo compagnia, dal momento che a causa della mia mole sempre più simile a quella di Moby Dick, le mie serate trascorrono in postazione semi-permanente sul divano, con brevi pause per rifornirmi di gelato dal freezer.
Le letture sono sempre accompagnate da sottofondo musicale e il piccolo Alessandro si sta facendo una sessione intensiva di ascolto di opera lirica. La odierà o la amerà senza riserve, credo.

L'ultima gita in libreria, mi ha portata alla scoperta di un autore che conoscevo solo di nome: Mauro Corona. Ora, non so se si possa definire esclusivamente "autore" un personaggio eclettico come lo scrittore-artista-alpinista friulano.
Sicuramente la personalità limpida, essenziale ed eclettica di quest'uomo di montagna, è tutta nelle pagine che scrive.
Io cercavo dei racconti sulla natura, per fare un laboratorio di lettura con i miei bambini e mi sono imbattuta nelle Storie del bosco antico.
Leggere che gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere persone speciali per sentirne la voce, mi è sembrata una frase bellissima per iniziare il mio laboratorio e stimolare i bambini all'ascolto.
E in effetti, in questo libro, Mauro Corona ha raccolto le storie più belle che i suoi amici alberi gli hanno sussurrato durante le lunghe camminate nel silenzio delle valli e dei pendii innevati che circondano il paesino di Erto.
Queste fiabe sono rivolte ad un pubblico non solo di ragazzi, ma anche a tutti quegli adulti che hanno voglia di riscoprire il respiro immenso della natura, il soffio del vento che porta con se ricordi lontanissimi nel tempo.
In un tempo molto lontano, un Dio paziente e divertito ripara ai torti e ai piccoli errori del suo creato, ascolta le lamentele degli animali più deboli, esaudisce i desideri più buffi, si prodiga perché non ci siano ingiustizie. Così il becco di un'aquila spietata si scontrerà contro la roccia e diventerà curvo; l'allocco stufo di essere richiesto della sua dottissima opinione riuscirà ad ottenere in dono un'espressione sciocca; il ghiro che soffre di malinconie invernali sarà omaggiato di un sonno profondo; la lucertola sempre acchiappata per la coda ne otterrà una "fragile come cipria". Miti e leggende di un bosco che diventa sacro per chi lo conosce e lo ama come Mauro Corona.
Consiglio vivamente di leggere anche Nel legno e nella pietra, il primo libro sulla vita dell'autore. Un'incredibile parata di volti e personaggi volti e personaggi che sembrano intagliati "nel legno e nella pietra", folli ed eroici, ammiccanti tra boschi, dirupi montani e panche di osteria. Sono uomini e donne della montagna: bevitori impenitenti, selvatici, talvolta violenti, ma facili alla commozione come fanciulli. Sono vecchie, madri-coraggio, venditori ambulanti; sono fantasmi benevoli e maligni, spiriti dei boschi che conoscono il linguaggio delle foglie e del vento, anime inquiete che popolano le valli, i burroni, e i sentieri del Vajont. La Vita e la Morte, entrambe figlie del Destino, sono presenti appaiate in tutte queste storie, ricche di una moralità semplice e aspra, che corrisponde al senso dell'onore, dove i vecchi maestri impartiscono vitali insegnamenti con antica sapienza.
E se volete, visitate il sito ufficiale di questo personaggio moderno e antico allo stesso tempo, tanto reale quanto inafferrabile, come uno spiritello dei boschi.

martedì 15 aprile 2008

SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA!

La maratona elettorale è finita. E i risultati elettorali parlano chiaro.
Berlusconi ha ottenuto una vittoria travolgente e sarà per la terza volta primo ministro. Sia alla Camera che al Senato avrà una salda maggioranza di seggi.
Il Cavaliere deve in gran parte la sua vittoria all'enorme successo della Lega che però è sempre stato un fedele alleato, pur portando avanti con fierezza le proprie idee di partito fortemente legato al territorio.

A quanto pare, alla fine di una campagna in cui la gente ha guardato più alla storia politica dei due contendenti che ai programmi, gli italiani hanno dato a Berlusconi l'ultima chance per cambiare il Paese.
Gli elettori non si sono fatti incantare dal "nuovismo" di Veltroni, che non si è potuto smarcare dalla catastrofica eredità del Governo Prodi. Del resto, disastri combinati dal governo di centro-sinistra erano sotto gli occhi di tutti. Il Pd ha dovuto incassare la sconfitta.
Per quanto riguarda la sinistra, però, va aggiunto che emerge da queste elezioni un dato di fondamentale importanza: la nascita, finalmente, di una sinistra di stampo europeo, che si spera manterrà le premesse, espresse nei toni pacati della campagna elettorale enella telefonata di auguri di Veltroni a Berlusconi.
Per la prima volta chi ha portato il nome “comunista” non sarà presente in Parlamento. Il PD ha cancellato dalla scena politica il fondamentalismo ideologico della sinistra massimalista, fuori tempo e fuori luogo. Dopo 60 anni, era ora.
Ora per il Cavaliere comincia la fase più difficile: il governo. Si spera che abbia fatto tesoro degli errori commessi e soprattutto, ben sapendo che questa è la sua ultima occasione, tra 5 anni ci riconsegni un'Italia diversa da quella di oggi e con più fiducia nel futuro.