AUGURI DI BUON NATALE!
RACCONTI E IMPRESSIONI DI UNA MAMMA CURIOSONA, AMANTE DELLA BELLEZZA DELLE PICCOLE COSE.
venerdì 19 dicembre 2008
BUON NATALE!
AUGURI DI BUON NATALE!
mercoledì 12 novembre 2008
12 novembre 2003
venerdì 31 ottobre 2008
HAPPY HALLOWEEN
A grandi e piccini...
lunedì 6 ottobre 2008
Conigli, anatre, gatti&co... IL MAGICO MONDO DI B. POTTER
Per festeggiare i quasi due mesi del mio tesoro, gli ho regalato il suo primo libro: è una versione cartonata delle storie di Beatrix Potter. Si, lo so che è presto, ma in realtà il regalo l'ho fatto a me stessa perché non ho resistito alla tentazione di comprare questo delizioso libretto tattile e poi non è troppo presto per cominciare a trasmettere una sana passione ad Alessandro, quale quella che i suoi genitori hanno per i libri!
Beatrix Potter è una delle più grandi disegnatrici inglesi e non di libri per ragazzi. Vissuta tra Otto e Novecento ha inventato: il libro tascabile per ragazzi, gli animali vestiti come uomini, la passione per determinate creature prima viste solo buone da mangiare. In tutto scrisse 23 libri, pubblicati in piccolo formato adatto per i piccoli lettori. In Inghilterra è un'istituzione: esiste una catena di negozi interamente dedicati a gadget sul suo mondo e la sua casa, nel Lake Distritc, dove trasse l’ispirazione per le sue illustrazioni, è diventata un museo.
Nel 2006 è stato realizzato, con la regia di Chris Noonan, il film Miss Potter, la biografia per immagini della vita della donna che s'impose sul mercato dei libri per bambini con personaggi oggi arcinoti quali Peter Rabbit, Jeremy Fisher e Mrs. Tiggy-Winkle; una donna che, dietro l'apparenza delicata e la pressione di una famiglia conservatrice, dimostrò di possedere un'anima libera e un'invidiabile determinazione. Il ruolo della protagonista è affidato a Renèe Zellweger.Il film si culla in un’atmosfera un po’ leziosa sospesa tra sogno e realtà: disegni parlanti, ansie e illusioni di una donna anticonformista che ha rinunciato a buona parte dell’eredità per tutelare i boschi inglesi.
In Italia fino a non molti anni fa si trovava solo materiale di importazione su Beatrix Potter, poi la Sperling & Kupfer ha acquistato i diritti per fare i libri e gadget. Inoltre su Italia 1 sono andati in onda i cartoni animati prodotti dalla BBC, che sono reperibili anche su videocassetta. Diciamo che siamo ancora molto lontani dalla passione che ho visto in Inghilterra, dove Peter Rabbit e soci sono quasi personaggi nazionali, ma una vasta fascia di stimatori c'è ormai anche qui da noi.
Ecco una rapida carrellata dei personaggi creati dalla fantasia di Miss Potter:
Jemima è una papera bianca che vive in campagna, in mezzo al verde. Molto curata nel vestire, è però abbastanza ingenua, e rischia di diventare preda di una volpe travestita da gentiluomo. Tutto però finirà per il meglio. Non è uno dei personaggi più celebri di Beatrix Potter, ma è abbastanza sfruttato.
Lo scoiattolo Nutkin è un altro adorabile e vivacissimo rompiscatole che adora cacciarsi nei guai, soprattutto con il vecchio gufo Old Brown. appartiene a quella specie ora abbastanza rara, dello scoiattolo rosso europeo.
Mr. Fisher è un ranocchio che vive in mezzo al verde, è molto elegante, ama essere aggiornato su tutte le novità della moda e dell'attualità ed adora pescare.
Hunca Muncha ed i suoi piccoli sono altri dei personaggi dell'universo di Beatrix Potter: i piccoli sono birbanti, a tratti un po' delinquentelli, ma si tratta comunque dei primi topi in abito da uomini che abbiamo. Un altro topo celebre è Samuel Whiskers, che vive in città, ed aiuta un sarto a creare dei vestiti per le grandi occasioni.
giovedì 11 settembre 2008
1 MESE DOPO...
La mia vita è stata completamente stravolta e inondata di una felicità che non credevo possibile. Certo, i ritmi sono ancora da assestare, io devo ancora imparare un sacco di cose, tra cui ad interagire sempre di più con il mio cucciolo. Ogni tanto lo guardo e gli dico “dai una mano alla mamma, dobbiamo imparare a conoscerci io e te!”.
Le poppate si susseguono ancora senza una vera regolarità, ma la notte quasi sempre riesco a dormire e questo aiuta, anche se fino a qualche mese fa cinque ore mi sembravano un misero riposo.
Ovviamente ci sono mattinate in cui mi pare di non concludere niente e mi è capitato di aprire la porta al postino in mutande. Ci sono anche sere che mi faccio il mio piantino liberatorio e consolatore, ma poi guardo Alessandro in quei suoi occhioni buoni, di un colore ancora indefinito e la vita torna ad essere una cosa meravigliosa.
Il cucciolo ha rivelato in pieno la sua indole da leoncino e anche un po’ da dittatore: odia essere vestito, pertanto nonostante un armadio zeppo di vestitini deliziosi, regalo di zia e nonne, continua ad andare in giro in canottiera o in body da vogatore… chissà, forse essendo nato a Venezia, vuole fare il gondoliere! Tra una poppata e l’altra vorrebbe stare sempre in braccio o a spasso con la carrozzina: se provo a metterlo nella sdraietta, urla e diventa rosso come se lo stessi legando con la camicia di forza di Houdini. Risultato: ho la schiena a pezzi e a furia di macinare chilometri, sono già tornata in quasi tutti i miei vestiti e mi verranno due polpacci stile Roberto Baggio!
Ogni tanto mi chiedo quanto durerà questo periodo di rodaggio e mi prende un po’ l’ansia, ma penso che questo è un momento irripetibile della vita della mia famiglia e torno a godermelo in pieno.
Giorgio continua ad essere un papà esemplare: mi può sostituire in tutto tranne che nel nutrire il piccolo tiranno, anzi, su certe cose è più attento e apprensivo di me!
Sabato scorso i miei uomini mi hanno concesso due ore di libertà: mentre loro ascoltavano i Pink Floyd a tutto volume e poi andavano a spasso, io mi sono concessa il lusso di andare dalla parrucchiera. È incredibile come, con un bambino di un mese, valuti preziosissimi quegli spazi tutti per te che prima davi per scontati!
Ora il mio mezzo metro di tirannia sta già cominciando ad agitarsi: la giornata è stata lunga e prima del bagnetto rilassante il lupetto famelico sta reclamando un rabbocchino di latte!
sabato 23 agosto 2008
LA NASCITA DI ALESSANDRO
Non che mi possa lamentare, dal momento che il mio cucciolo ha da subito rivelato la sua indole pacifica e ha capito che di notte si dorme e di giorno si fa vita sociale. Fin dalla seconda notte ho potuto tirare cinque ore filate di sonno!
La vita da neo-mamma è una cosa stupenda, soprattutto se si ha la fortuna di condividere ogni scoperta, ogni piccolo gesto che entra a far parte del quotidiano, con un meraviglioso neo-papà, che affronta con entusiasmo ogni nuova sfida, dal cambio pannolino al momento del ruttino.
Anche per ringraziare quanti hanno lasciato un saluto di benvenuto o un augurio nel post precedente, ma soprattutto negli scorsi 9 mesi, devo spendere qualche parola per raccontare il percorso che ha portato alla nascita della mia stellina, questo cucciolo che ora, mentre scrivo, è vicino a me nella sua culletta con gli occhioni spalancati che sembrano chiedermi cosa ho da fare tanto rumore su questi tasti. Devo sbrigarmi, prima che mi richiami all'ordine e pretenda la sua razione pre-nanna di latte!
Tutto è cominciato lunedì 11 agosto, con ben 9 giorni di ritardo sulla data presunta per il parto.
Sono andata a fare il monitoraggio di controllo e mi è stato detto che il martedì mattina mi avrebbero ricoverata per indurre il parto.
Tanto per far capire che ci teneva a dire la sua, il bambino ha cominciato a dare avvisaglie la notte intorno alle 2 del mattino, quindi niente ricovero, ma gita in pronto soccorso, dove mi hanno trasferita in reparto, dicendomi che ero in pre-travaglio e le cose sarebbero andate per le lunghe, ma il parto era aperto.
La giornata di martedì è stato un lento trascinarsi di contrazioni regolari, ma non ancora sufficienti ad indurre il teppistello a cominciare la discesa verso il mondo esterno. Martedì notte volevo morire, più che altro per il sonno dopo due notti in bianco solo con brevi sonnellini tra una contrazione e l’altra!
Mercoledì mattina ero disposta anche ad un cesareo purché Alessandro venisse fuori, ma all’Ospedale dell'Angelo di Mestre sono stati bravissimi: non mi hanno nemmeno stimolata con il gel o l’ossitocina, perché si sono resi conto che il bambino era pronto a nascere, ma bisognava rispettare i tempi stabiliti dalla natura. Medici e ostetriche, ma soprattutto l’ostetrico che ha fatto nascere il mio bambino, Berardino, sono stati di un’umanità meravigliosa e mi hanno supportata e confortata anche quando mi veniva da piangere per la stanchezza.
Alle 10 del mattino mi hanno detto che se volevo partorire in acqua, quello era il momento di entrare in vasca. Ancora ringrazio Berardino per aver supportato questa mia idea sul parto in acqua, anzi, di avermi incoraggiata in questa scelta che, per me, era solo una delle tante idee che avevo in merito al parto, non sapendo bene cosa aspettarmi.
Nella vasca mi sono sentita subito meglio e le contrazioni sono diventate più forti, ma la respirazione regolare, il tepore, la sicurezza di essere ben assistita soprattutto la costante presenza di mio marito che mi ha aiutata in ogni fase, faticando non poco a sorreggermi e massaggiarmi la schiena, sono stati gli elementi che mi hanno dato la forza di spingere fuori la bella testina di Alessandro in meno di 2 ore.
Quando mi sono resa conto che il bimbo era fuori, me lo sono immediatamente trovato appoggiato sulla pancia, con ancora il cordone ombelicale che pulsava e lui con gli occhi aperti, guardava spaesato in direzione del mio seno.
Non si riesce a descrivere cosa si prova in quel momento, quando per la prima volta guardi tuo figlio negli occhi. È un momento che rimarrà solo nostro, mio e di Alessandro, per sempre.
Tralascio la descrizione della routine post-parto, dico solo che ero talmente sfinita, ma anche esaltata che non mi sono resa conto dei punti e della debolezza finché non sono tornata in camera e mi sono addormentata come un sasso con il mio bambino vicino. Al risveglio il fenomeno si è subito attaccato alla tetta come un vero leoncino famelico e lì mi sono venuti i lucciconi: non mi capacitavo di avere finalmente in braccio una simile meraviglia… E non prendete in giro il mio orgoglio di mamma!
Siamo tornati a casa sabato mattina dopo una degenza di soli 3 giorni. La pediatra e le infermiere del nido che non finirò mai di ringraziare per quanto sono state disponibili, notte e giorno, ci hanno rassicurati sul fatto che tutto andava bene, anche il calo di peso fisiologico è stato perfettamente nei parametri previsti.
Si parla tanto di favorire il rapporto madre-bambino anche grazie all’allattamento al seno e devo dire che essere supportati fin dal primissimo istante, come è successo a me, è fondamentale, tanto che al momento di uscire dal reparto mi è presa un po’ di insicurezza.
Ma poi sono scesa dalle scale mobili con il mio fagottino in braccio e ho raggiunto Giorgio nel parcheggio che finiva di montare il seggiolino per l’auto e lì ho capito che la vera avventura stava iniziando in quel momento.
Un grazie infinito dal profondo del cuore a: Viviana, Barbara, Lucia, Berardino, tutte le infermiere e le ostetriche, nonché i medici del reparto di maternità dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, per aver contribuito a rendere la nascita di Alessandro Carlo un’emozione bellissima e dolcissima.
domenica 17 agosto 2008
IL LIETO EVENTO
martedì 15 luglio 2008
LA LUNGA ATTESA
giovedì 10 luglio 2008
FIRMINO, IL TOPO CHE DIVORA I LIBRI
Firmino è la voce di tutti quelli che considerano la lettura e la fantasia il cibo più prezioso per l'anima. Un magico racconto dickensiano nero, divertente e malinconico sul potere di redenzione della Letteratura.
Questo è quanto hanno detto due lettori d'eccezione, assai più titolati di me per dare giudizi. Riporto i loro commenti perché li condivido completamente.
«Non ne potevo più di topi. Sono ovunque: al cinema, in televisione, nei fumetti, nelle fogne sotto casa. Poi ho conosciuto Firmino. Solo un topastro sfigato e malinconico come lui mi poteva rimettere in pace con il mondo dei roditori». N. Ammaniti
«Firmino, il topo che Walt Disney avrebbe inventato se solo fosse stato Borges. Se leggere è il vostro piacere e il vostro destino, questo libro è stato scritto per voi». A. Baricco
venerdì 4 luglio 2008
INDEPENDENCE DAY
LA REGINA VENEZIANA
Figlia del veneziano Marco Cornaro e di Fiorenza Crispo, apparteneva a una delle famiglie più ricche ed influenti della Serenissima, i Corner.
Fu educata in monastero a Padova fino all'età di 14 anni. Prescelta come sposa del re di Cipro e di Armenia Giacomo II di Lusignano, si sposò per procura il 30 luglio 1468. Le fu attribuito dal Senato veneto l'appellativo di "Figlia adottiva della Repubblica" onore mai tributato a nessuna donna prima di lei.
Solo nel 1472 Caterina venne condotta a Cipro, dove a Famagosta furono celebrate nozze sontuose. Un anno dopo il re morì lasciando la vedova incinta. Cipro cadde quindi sotto l'influenza veneziana.
Nella notte del 13 novembre 1473, un gruppo di nobili catalani capeggiati dal vescovo di Nicosia, che si volevano liberare del dominio veneziano, entrarono nel palazzo e rapirono il piccolo Giacomo III, uccidendo i parenti della donna davanti ai suoi occhi. Venezia inviò una flotta e un esercito e catturò i nobili dissidenti al soldo del Re di Napoli e del Duca di Savoia. Caterina continuò a regnare sotto la costante protezione della Repubblica di Venezia e sotto stretta sorveglianza, anche dopo la morte di suo figlio Giacomo III avvenuta per febbri malariche nel 1474.
Nell'ottobre 1488 fu scoperta un'altra congiura, ordita ancora dai nobili catalani. Venezia represse di nuovo la ribellione e decise di richiamare Caterina costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata che nel caso di disobbedienza sarebbe stata spogliata di tutti i privilegi e sarebbe stata trattata come ribelle. Il 26 febbraio 1489 avvenne l'atto ufficiale dell'abdicazione di Caterina in favore della Repubblica Veneta. Il 18 marzo, vestita di nero, la Regina lasciò per sempre l'isola di Cipro.
Venezia accolse la sua figlia in maniera trionfale. Sedette sul Bucintoro accanto al doge e fu nominata domina Aceli (signora di Asolo) conservando tuttavia anche negli atti ufficiali il titolo e il rango di regina.
Caterina richiamò alla sua corte artisti e letterati, tra cui Giorgione, Lorenzo Lotto, Pietro Bembo, che qui ambientò Gli Asolani.
Nel 1509, all'avanzare delle truppe imperiali di Massimiliano I d'Asburgo, Caterina si rifugiò a Venezia.
Il Castello di Asolo
Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l'amavano, fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si affacciarono alle porte di Altivole.
Ormai provata, morì a Venezia il 10 luglio 1510 e venne tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli. Alla sua morte, fu tanta la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire un ponte di barche da Rialto a Santa Sofia per permettere un migliore deflusso.
La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli perché, a causa della costruzione della nuova chiesa, nel 1575 venne trasferita nella Chiesa di San Salvador, dove tuttora riposa.
lunedì 9 giugno 2008
MA QUALI VACANZE...!
sabato 17 maggio 2008
PAUSA FORZATA...
domenica 27 aprile 2008
STORIE DEL BOSCO ANTICO
Ma ora torniamo ad uno dei temi principali di questo blog. I libri.
E se volete, visitate il sito ufficiale di questo personaggio moderno e antico allo stesso tempo, tanto reale quanto inafferrabile, come uno spiritello dei boschi.
martedì 15 aprile 2008
SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA!
Ora per il Cavaliere comincia la fase più difficile: il governo. Si spera che abbia fatto tesoro degli errori commessi e soprattutto, ben sapendo che questa è la sua ultima occasione, tra 5 anni ci riconsegni un'Italia diversa da quella di oggi e con più fiducia nel futuro.
lunedì 31 marzo 2008
FIOCCO AZZURRO IN ARRIVO!
mercoledì 19 marzo 2008
LA VERGOGNA DEL SILENZIO
Oggi è sotto gli occhi di tutti la violenta repressione della protesta tibetana, ad opera del governo cinese. È una situazione inaccettabile, sotto qualsiasi punto di vista, per ogni Paese che si dichiari civile e ancor più, è vergognoso il silenzio che per anni ha avvolto la triste condizione dei tibetani, vittime di ogni genere di sopruso da parte della Cina.
La cosa però che più mi sconvolge è: perché tutto questo silenzio? Perché non ho ancora visto uno dei tanti centri sociali soliti a bruciar bandiere statunitensi, mettere al rogo qualche bella bandiera cinese? Dove sono anche questa volta i pacifinti e i girotondini con i loro cortei e le loro bandiere arcobaleno? Dov'è la Sgrena? Dov'è Emergency? Dov'è Pecoraro? Dov'è Diliberto?
Queste domande me le ero già poste qualche tempo fa, quando ad essere picchiati, torturati e privati di ogni diritto umano davanti alle televisioni di tutto il mondo erano stati i monaci birmani. E me lo sono chiesta quando il governo italiano si è rifiutato di ricevere il Dalai Lama. Evidentemente Il Dalai Lama è un Nobel per la Pace scomodo.
A me questo levarsi di voci, di “non boicottiamo i Giochi Olimpici di Pechino, in modo da dare alla Cina un esempio di libertà” mi sa tanto di ipocrisia. La Cina sa cos’è la libertà, ma se ne infischia. Come se ne infischia di diritti civili e umani. Come fa qualsiasi dittatura. Senza contare che per i cinesi lo sport non è vissuto con spirito di fratellanza e di libertà, ma come una durissima disciplina.
L’unica cosa ingiusta nel boicottare le Olimpiadi, sarebbe negare un’occasione a tutti quegli atleti che hanno onestamente faticato per anni, per vivere quelle magiche giornate di pacifico confronto sportivo tra diversi Paesi.
Ecco, quello che pensavo l'ho detto. Forse non tutti condivideranno il mio punto di vista, ma invito chiunque legga questo post a interrompere questo vergognoso silenzio e, qualora lo volesse, a parlare dalle pagine del proprio blog o sito di questa tragedia, che tocca le coscienze di tutti noi.
giovedì 13 marzo 2008
MEME MANGERECCIO
Ecco (In assoluto e disordinato ordine sparso!) la mia lista "Un accostamento da Dio. I miei 10 abbinamenti golosi”.
- Pane, burro e zucchero (ricordo delle merende infantili)
Vol-au-vent con fonduta e tartufo (quello bianco, di Alba e la fonduta rigorosamente di sola fontina valdostana…le origini piemontesi a volte emergono prepotentemente!)
Bresaola della Valtellina e Parmigiano Reggiano con aceto balsamico (ogni tanto si deve pur stare leggerini, ma con gusto!)
Stinco di maiale e patate al forno (avete presente le patate croccanti che cuociono con il grassetto della carne sciolto in forno…)
Apfelstrudel e salsa alla vaniglia (e qui entra in gioco la mia parte trentina!)
Gnocco fritto (o tigella) e culatello (nobile alternativa al più classico panino!)
Gelato alla crema e salsa di lamponi calda
Cotoletta alla milanese e insalatona di pomodori e cipolla di Tropea
Lasagne con ragù e besciamella (fatte in casa, of course! E la sottoscritta se la cava egregiamente!)
Peperoni al forno e bagna caoda (è un antipasto per cui la vita sociale di un individuo ne risente per un paio di giorni!)
Non passo questo Meme, perché credo che abbia già spopolato quanto basta, ma se qualcuno manca all’appello…prego!
C’è un’iniziativa carina che sta impazzando tra i blog: il Foca Pride.
Io devo ringraziare Scorpio che mi ha conferito il Premio Foca Prenatal… è stato un pensiero davvero carino, grazie! Ed ecco le "foche" che ho deciso di premiare:
Premio Foca Letteraria a Fabio che ha scritto una poesia così bella dedicata alla sua Narni da aver quasi offuscato la fama del Vate.
Premio Foca Curiosa a Glittervictim perché leggendo il suo blog scopro sempre tante iniziative interessanti nonché curiosità che mettono anche il buonumore!
Premio Foca Gossip a Andrea perché il suo blog riporta le notizie più strambe ed è molto più divertente di “Lo sai perché?”.
martedì 11 marzo 2008
PULCINI, CONIGLIETTI E CIOCCOLATINI
martedì 4 marzo 2008
PICCOLE PERLE DEL TRENTINO
E ci si reca a Novacella per i suoi vini. L'Abbazia, retta dai monaci agostiniani ha infatti tra le sua attività anche la produzione di eccellenti vini bianchi, degni della migliore tradizione enologica altoatesina.
Ieri invece sono andata a fare la visita di controllo. Tutto bene, ho anche sentito il cuoricino del bambino che galoppava forte e il ginecologo ha percepito i suoi movimenti. Se è per questo sembra anche a me di cominciare a sentire un specie di sarfallio nella pancia, soprattutto la sera, quando mi rilasso. E' una sensazione stranissima, a volte sembra di avere il solletico, ma viene da dentro, altre volte mi sembra di avere un macigno sulla stomaco, come se avessi mangiato un sasso.