Spero soltanto che nessuno si sia eccessivamente annoiato o che si sia offeso per i contenuti dei commenti. Personalmente ho trovato interessante il dibattito che è scaturito dal mio post post-elezioni (ops! Scusate il gioco di parole!) e credo che quando si presenterà una nuova occasione, tornerò a scrivere qualcosa sulla politica e sull'attualità, fermo restando che quello che esprimo qui è sempre il mio personale ed opinabile punto di vista.
Ma ora torniamo ad uno dei temi principali di questo blog. I libri.
Mai come in questo periodo i libri mi stanno tenendo compagnia, dal momento che a causa della mia mole sempre più simile a quella di Moby Dick, le mie serate trascorrono in postazione semi-permanente sul divano, con brevi pause per rifornirmi di gelato dal freezer.
Le letture sono sempre accompagnate da sottofondo musicale e il piccolo Alessandro si sta facendo una sessione intensiva di ascolto di opera lirica. La odierà o la amerà senza riserve, credo.
L'ultima gita in libreria, mi ha portata alla scoperta di un autore che conoscevo solo di nome: Mauro Corona. Ora, non so se si possa definire esclusivamente "autore" un personaggio eclettico come lo scrittore-artista-alpinista friulano.
Sicuramente la personalità limpida, essenziale ed eclettica di quest'uomo di montagna, è tutta nelle pagine che scrive.
Io cercavo dei racconti sulla natura, per fare un laboratorio di lettura con i miei bambini e mi sono imbattuta nelle Storie del bosco antico.
Leggere che gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere persone speciali per sentirne la voce, mi è sembrata una frase bellissima per iniziare il mio laboratorio e stimolare i bambini all'ascolto.
E in effetti, in questo libro, Mauro Corona ha raccolto le storie più belle che i suoi amici alberi gli hanno sussurrato durante le lunghe camminate nel silenzio delle valli e dei pendii innevati che circondano il paesino di Erto.
Queste fiabe sono rivolte ad un pubblico non solo di ragazzi, ma anche a tutti quegli adulti che hanno voglia di riscoprire il respiro immenso della natura, il soffio del vento che porta con se ricordi lontanissimi nel tempo.
In un tempo molto lontano, un Dio paziente e divertito ripara ai torti e ai piccoli errori del suo creato, ascolta le lamentele degli animali più deboli, esaudisce i desideri più buffi, si prodiga perché non ci siano ingiustizie. Così il becco di un'aquila spietata si scontrerà contro la roccia e diventerà curvo; l'allocco stufo di essere richiesto della sua dottissima opinione riuscirà ad ottenere in dono un'espressione sciocca; il ghiro che soffre di malinconie invernali sarà omaggiato di un sonno profondo; la lucertola sempre acchiappata per la coda ne otterrà una "fragile come cipria". Miti e leggende di un bosco che diventa sacro per chi lo conosce e lo ama come Mauro Corona.
Consiglio vivamente di leggere anche Nel legno e nella pietra, il primo libro sulla vita dell'autore. Un'incredibile parata di volti e personaggi volti e personaggi che sembrano intagliati "nel legno e nella pietra", folli ed eroici, ammiccanti tra boschi, dirupi montani e panche di osteria. Sono uomini e donne della montagna: bevitori impenitenti, selvatici, talvolta violenti, ma facili alla commozione come fanciulli. Sono vecchie, madri-coraggio, venditori ambulanti; sono fantasmi benevoli e maligni, spiriti dei boschi che conoscono il linguaggio delle foglie e del vento, anime inquiete che popolano le valli, i burroni, e i sentieri del Vajont. La Vita e la Morte, entrambe figlie del Destino, sono presenti appaiate in tutte queste storie, ricche di una moralità semplice e aspra, che corrisponde al senso dell'onore, dove i vecchi maestri impartiscono vitali insegnamenti con antica sapienza.
E se volete, visitate il sito ufficiale di questo personaggio moderno e antico allo stesso tempo, tanto reale quanto inafferrabile, come uno spiritello dei boschi.
E se volete, visitate il sito ufficiale di questo personaggio moderno e antico allo stesso tempo, tanto reale quanto inafferrabile, come uno spiritello dei boschi.
16 commenti:
pensa a quando lo leggerai a tuo figlio...
:)
un bacione cara!
ciao mammima, dopo il dibattito precedente un pò di relax nel bosco e tra gli animali!!
sai perchè il gatto e il cane non si possono più vedere? una volta erano grandi amici finchè il gatto chiese al cane di portarlo dall'altra parte del fiume sulla groppa, in quanto i gatti hanno paura dell'acqua. Il cane acconsentì di buon grado ma giunto al centro del fiume il gatto ebbe paura e piantò le sue unghie sul dorso del cane facendogli molto male. da quel giorno i cani non possono più vedere i gatti...
buonanotte
ciao cara....storie del bosco antico...mumble...interessante...
:)
come stai?nu kiss..
Allora devi dare un'occhiata a questo mio post! A un certo punto nei commenti si parla anche di Corona. Se vuoi lasciare i tuoi consigli mi farebbe piacere.
Un saluto alla nostra bellissima Moby Dick! ;p
Che bello leggere!
Un abbraccio MariCri
personaggio sicuramente interessante... non l'ho mai letto ma mi incuriosisce. è stato ospite delle "invasioni" con la Bignardi una volta ed era un piacere sentirlo raccontare..
appena finisco i miei libri in giro caso mai lo leggo anch'io.
ciao
Grande, anch'io ho fatto un post su Corona il 12 novembre 2007 e ho tutti i suoi libri. Ti consiglio anche quello di Paolo Cossi, considerato suo "figlio d'anima" che ha fatto delle vignette fantastiche su Corona come è e come vive.
Fatastici "Le voci del bosco" e "Finchè il cuculo canta"!
Un doppio bacione. ciao ciao
Alla faccia della parentesi intensa, io non sono mica riuscita a star dietro a tutti i commentoni del tuo post precedente.
Come procede il pancino?
mi sa che è il tipo che ho visto intervistato alle invasioni barbariche, un personaggio incantato
Un libro interessante...ma devo dirtelo sinceramente, non è nel mio genere.
Eppure non si sa mai...magari una volta lo leggerò..
Ciao Maricri,
visto che si parla di libri e di scrittori lascia che ricordi il centenario di Giovannino Guareschi (1 maggio 1908), di cui quasi tutti si son dimenticati. Creò i personaggi di Peppone e Don Camillo e la saga di Bresciello, era considerato uno di destra ma in realtà era un uomo libero e per questo odiato dai politici di destra e di sinistra.I figli di Guareschi hanno voluto ricordarne le opere e la memoria con “Il club dei ventitrè” che ha la sua sede a Roncole Verdi. Chi è iscritto riceve periodicamente un giornale, il Fogliaccio, dedicato a Giovannino. Nell’ultimo numero i figli raccontano la sua vita. Guareschi passò due anni nei lager tedeschi per essersi rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò. Per ricompensa i governi democristiani lo condannarono due volte. La seconda per aver pubblicato due lettere attribuite a De Gasperi che ne ipotizzavano il coinvolgimento in una richiesta di bombardamenti americani per demoralizzare i collaboratori dei tedeschi. Guareschi fu condannato a 409 giorni di carcere per non aver voluto ricorrere in appello.
Uno come lui, mi manca.
Eppure ero convinto di aver lasciato un commento... Boh...
Ciao MariCri, tutto bene? Mancherà mica tanto ancora al lieto evento... Ciao Scorpio79
ciao , passo di tanto in tanto per tenermi aggiornato sulla tuo stato di gravidanza. un bacio per Alessandro. caio
Come va il pancione?
:)
Buona festa della mamma!!!! ciao ciao
Hey bella bimba che fine hai fatto?
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