La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

martedì 6 febbraio 2007

INTERPRETI VENEZIANI

La settimana scorsa ero a Venezia con amici e siamo andati a sentire un concerto nella chiesa barocca di San Vidal. E' stata un'esperienza meravigliosa, sembrava di essere tornati alla Venezia del Settecento, quella di Casanova, la Serenissima già al suo crepuscolo, ma ancora incantevole ed elegante.
Venezia è una città unica al mondo. Io ho la fortuna di abitarci abbastanza vicino e di poterci andare spesso. Eppure ogni volta è come scoprirla a nuovo. Riesce sempre a sorprenderti. C'è sempre un campiello, una calle nascosta, che cela qualche meraviglia architettonica o che conserva intatta un pezzetto di storia. La Venezia che io preferisco, è quella fuori dal solito giro turistico Rialto-San Marco-Accademia; io amo la Venezia dei veneziani, quella dei bacari, della gondola che il comune mette a disposizione per attraversare il Canal Grande dove non c'è il battello. Adoro la zona di Ca' Foscari e Campo Santa Margherita, dove, ad ogni ora c'è un gruppetto di studenti che beve uno spritz, e dove i goliardici non danno tregua agli amici neo-laureati, che subiscono ogni tipo di scherzo.
E poi, amo la storia di Venezia. Lo splendore della Serenissima Repubblica di San Marco, la sua potenza e la gloria del Quattrocento e Cinquecento. Mi appassionano le sue battaglie, la fierezza con cui i suoi comandanti seppero fronteggiare i nemici, con cui seppero trattare da pari con le grandi potenze europee.
E l'arte a Venezia? Visitare le bellezze artistiche della città è come immergersi nella sua storia, dalle origini quasi mistiche, fino ai secoli bui dopo la caduta della Repubblica.
Ma torniamo alla musica. La città, nei secoli del suo splendore è sempre stata una fucina di talenti. Mentre celebri artisti costruivano e decoravano i palazzi e le chiese, nelle botteghe nascevano i violini e le viole, nei salotti e nei teatri i compositori presentavano le loro sinfonie.
La stagione concertistica dei Maestri Veneziani, vuole ricreare quell'atmosfera antica, ma, dopotutto, senza tempo. I loro concerti sono un vero incontro tra la Musica e le altre Muse. Sulle note delle Quattro Stagioni di Vivaldi, sulle sinfonie di Paganini e Corelli, quei luoghi rivivono la gloria di un tempo.
La bravura di questi musicisti, sta nell'essere fedeli alla partitura, ma di infondere alla loro interpretazione un brio che è una ventata di freschezza, una tipica caratterizzazione italiana, che li ha resi famosi in tutto il mondo.

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