Venezia è una città unica al mondo. Io ho la fortuna di abitarci abbastanza vicino e di poterci andare spesso. Eppure ogni volta è come scoprirla a nuovo. Riesce sempre a sorprenderti. C'è sempre un campiello, una calle nascosta, che cela qualche meraviglia architettonica o che conserva intatta un pezzetto di storia. La Venezia che io preferisco, è quella fuori dal solito giro turistico Rialto-San Marco-Accademia; io amo la Venezia dei veneziani, quella dei bacari, della gondola che il comune mette a disposizione per attraversare il Canal Grande dove non c'è il battello. Adoro la zona di Ca' Foscari e Campo Santa Margherita, dove, ad ogni ora c'è un gruppetto di studenti che beve uno spritz, e dove i goliardici non danno tregua agli amici neo-laureati, che subiscono ogni tipo di scherzo.
E poi, amo la storia di Venezia. Lo splendore della Serenissima Repubblica di San Marco, la sua potenza e la gloria del Quattrocento e Cinquecento. Mi appassionano le sue battaglie, la fierezza con cui i suoi comandanti seppero fronteggiare i nemici, con cui seppero trattare da pari con le grandi potenze europee.
E l'arte a Venezia? Visitare le bellezze artistiche della città è come immergersi nella sua storia, dalle origini quasi mistiche, fino ai secoli bui dopo la caduta della Repubblica.
Ma torniamo alla musica. La città, nei secoli del suo splendore è sempre stata una fucina di talenti. Mentre celebri artisti costruivano e decoravano i palazzi e le chiese, nelle botteghe nascevano i violini e le viole, nei salotti e nei teatri i compositori presentavano le loro sinfonie.
La stagione concertistica dei Maestri Veneziani, vuole ricreare quell'atmosfera antica, ma, dopotutto, senza tempo. I loro concerti sono un vero incontro tra la Musica e le altre Muse. Sulle note delle Quattro Stagioni di Vivaldi, sulle sinfonie di Paganini e Corelli, quei luoghi rivivono la gloria di un tempo.
La bravura di questi musicisti, sta nell'essere fedeli alla partitura, ma di infondere alla loro interpretazione un brio che è una ventata di freschezza, una tipica caratterizzazione italiana, che li ha resi famosi in tutto il mondo.
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