La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

sabato 5 maggio 2007

IL PICCOLO PRINCIPE

La favola di Antoine de Saint-Exupéry è una testimonianza di educazione sentimentale: ogni parola rimanda a un che di poetico che accompagna il lettore in questa avventura fantastica tra asteroidi e deserti.
Il Piccolo Principe è un bambino che non risponde alle domande: si limita ad arrossire. E, siccome non risponde alle domande, non si sa la sua età, ma è la rappresentazione dell'infanzia perduta, dell'ingenuità pura di un bambino, che "vede col cuore" perché "l'essenziale è invisibile agli occhi".
Il mondo da cui proviene il Piccolo Principe è un mondo meraviglioso, fatto di poche cose ma tutte importanti. la sua rosa, i suoi vulcani, i quarantatre tramonti in un giorno solo...
Ma il Piccolo Principe, come tutti i bambini, deve lasciare la sua piccola stella, per seguire la conoscenza, come succede al bambini che devono andare a scuola. Così intraprende un lungo viaggio che lo porta alla scoperta di altri pianeti, abitati da personaggi bizzarri, come lo sono tutti gli adulti agli occhi di un bambino. C'è il re che trova uno scopo alla sua esistenza nel comandare,anche se sul suo pianeta c'è soltanto lui; c' il vanitoso che si accorge degli altri solo se lo ammirano, c'è l'uomo d'affari che passa il tempo a contare le stelle, convinto che così gli appartengano...
E poi, alla fine, il Piccolo Principe approda sulla Terra. Qui impara tante cose, grazie a nuovi incontri: il serpente gli spiega che certe volte ciò che sembra un male, in realtà serve a fare del bene, quindi non è più male; l'incontro con la volpe gli insegna che ogni amicizia è un dono.
Alla fine, dopo un anno trascorso sulla Terra, per il Piccolo Principe è giunto il momento di tornare al suo asteroide: la nostalgia per la rosa si è fatta troppo forte e lei, ha bisogno di lui per proteggersi dal mondo ostile.
Così, il Piccolo Principe, con l'aiuto del serpente, si sbarazza del suo corpo: Non ci fu che un guizzo giallo vicino alla sua caviglia. Rimase immobile per un istante. Non gridò. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia. Libero di tornare dalla rosa di cui è responsabile.



L'incontro con la volpe credo sia una delle pagine di maggior poesia...
- Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. i campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! ma tu hai i capelli color dell'oro. allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...
La volpe tacque a guardò a lungo il Piccolo Principe:
- Per favore...addomesticami
- Volentieri, rispose il Piccolo Principe, - ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose.
- Non si conoscono che le cose che si addomesticano, disse la volpe. - Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!

1 commento:

digito ergo sum ha detto...

È, davvero, il mio must, il mio libro da rileggere ogni tot. Un adulto che riesce a vedere ancora il mondo con gli occhi di un bambino. C'è qualcosa di più bello ed essenziale, c'è qualcosa di più vicino all'universo, alla vita e, ognuno per i propri principi, più vicino a Dio?