La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

venerdì 30 ottobre 2009

LA NOTTE DEL GRANDE COCOMERO

La notte delle streghe si avvicina ed io mi sono armata di zucca per far felice il piccolo Alessandro. Mentre intagliavo la cucurbitacea, non senza rischio di gravi danni per le mie falangi, raccontavo al piccoletto seduto sul seggiolone intento a ruminare biscotti alla zucca, la storia del Grande Cocomero.
Linus, prototipo dell'adolescente insicuro e bisognoso di affetto guardando il cielo cova la speranza di un futuro migliore, come tutte le persone sensibili che hanno bisogno di qualcosa in cui credere, anche per edulcorare la realtà.
La notte di Halloween Linus scruta il cielo in attesa che il Grande Cocomero sorga dal campo di cocomeri e voli nel cielo, ma non da un campo di cocomeri qualsiasi! Deve essere il più puro e sincero campo di cocomeri in tutto il mondo. Così potrà distribuire giocattoli ai bambini buoni di tutto il mondo.
Così Linus passa la notte di Halloween in un campo di cocomeri, talvolta coinvolgendo Sally, che aspetta con lui mossa dall’amore, o Charlie Brown che cerca di capire la follia dell’amico, mentre Lucy va in giro per le case facendo "dolcetto o scherzetto" e chiedendo qualcosa anche per il "fratello scemo che sta seduto in un campo di cocomeri".
Il Grande Cocomero rappresenta una sorta di alternativa a Babbo Natale. Linus spiazza completamente Charlie Brown che gli chiede come possa credere al Grande Cocomero rispondendo: "Se tu credi ad un ciccione vestito di rosso che fa Ho-ho-ho, perché io non dovrei credere al Grande Cocomero?".
Davvero ineccepibile.

venerdì 4 settembre 2009

LA GIOIA DELLE PICCOLE COSE

Per ringraziare tutti coloro che mi hanno aspettata su queste pagine, che hanno fatto gli auguri al piccolo Alessandro, che hanno condiviso con me le emozioni dei nove mesi di attesa...
... un abbraccio pieno di amicizia!

MariCri

Un pomeriggio di agosto, al parco...

giovedì 27 agosto 2009

PRIMI PASSI, PRIMI DANNI E PRIMI TRAGUARDI... BILANCIO DOPO UN ANNO DI VITA DA MAMMA!

È passato ormai un anno da quando un piccolo bandito profumato di latte e borotalco ha messo sottosopra la nostra vita, portando una gioia immensa, una stanchezza indicibile (in particolar ai muscoli della mia schiena!) e la sensazione che prima la nostra vita fosse assolutamente incompleta, priva della pienezza che solo un sorriso a otto dentini sa regalare!
Alessandro è un piccolo pirata che si aggira per casa facendo danni che a volte sembrano oltre la portata di un tesserino di 85 cm. Ha imparato a gattonare a otto mesi, undici camminava e da li è partita la sua avventura alla scoperta di ogni angolo in cui sia possibile distruggere qualcosa o che potenzialmente nasconda un pericolo. Del resto da uno che va matto per la pasta alla carbonara, che quando cerchiamo con mille moine di farlo addormentare nel lettone, se ne va sdegnato facendo “ciao” con la manina, come a sottolineare che per lui dormire è tempo perso, non potevamo che aspettarci tanta energia!
È un bambino solare che gioca volentieri con gli altri bimbi, sorride a tutti (sia mai che ci scappa un biscotto un almeno una coccola!) e, anche se è presto per dirlo ma a me sembra che abbia un temperamento da capobanda.
Io ho compiuto 30 anni pochi giorni del primo compleanno di Alessandro ed è stato un compleanno di bilanci in positivo. Ho idealmente ripercorso gli ultimi dieci anni e mi sono accorta di aver realizzato buona parte dei miei progetti: mi sono laureata, ho fatto esperienze lavorative interessanti seppur sottopagate e precarie (!), ma soprattutto ho una bella famiglia, composta da un marito un po’ brontolone, ma complice di ogni scelta e che anche un po’ mi vizia, un bambino vispo e sano e una gatta viziata e coccolona. Quindi, a parte la crisi dovuta alle prime rughette (ma sono di espressione!), che si possono combattere a suon di crema idratante e fondotinta, direi che è stato un compleanno sereno, addolcito da una fantastica torta di cui ho fatto il tris, accompagnata da un ottimo champagne millesimato, in barba ai programma di remise-en-forme post-parto!
E ora via, si riprende con la mia quieta routine, fatta di giochi, scoperte, doveri casalinghi, qualche ora di lezione a Ettore, il mio alunno svogliatello ma tanto gentile, crisi di nervi quando a mezzanotte mi ritrovo la casa che sembra devastata da uno tsunami e pile di bucato da stirare, sette misere ore di sonno interrotte dalla preparazione di litri di camomilla… e in mezzo a tutto questo la voglia di tornare a scrivere, ripartendo proprio da questo blog. Ma ho deciso che va bene così, vivo alla giornata beandomi della gioia negli occhietti furbi di Alessandro quando riesce a fare una cosa nuova e assaporando ogni attimo tutto per me che mi resta (un po’ pochini ahimè!) decidendo all’istante come impegnare quella meravigliosa, inaspettata pausa, a volte anche senza far nulla, stesa sul divano, mangiando un cioccolatino e sfogliando una rivista!

giovedì 9 aprile 2009

VITA DA MAMMA

Dedicato a tutte, ma proprio tutte, le Mamme del mondo!

Questo è per le madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in braccio i loro bambini ammalati dicendo "è tutto a posto tesoro, la mamma è qui con te".
Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.
Questo è per tutte le madri che vanno a lavorare con il rigurgito nei capelli, macchie di latte sulla camicia e pannolini nella loro borsetta.
Per tutte le mamme che riempiono le macchine di bimbi, fanno torte e biscotti e cuciono a mano i costumi di carnevale. E tutte le madri che NON FANNO queste cose.
Questo è per le madri che danno la luce a bambini che non vedranno mai. E quelle madri che hanno dato una casa a quei bambini.
Per le madri che hanno perso i loro bambini durante quei preziosi 9 mesi e che non potranno mai vederli crescere sulla terra ma un giorno potranno ritrovare in Cielo!
Questo è per le madri che hanno collezioni d'arte di valore inestimabile appesi in cucina.
Per le madri che si sono gelate al freddo alle partite di calcio invece di guardare dal caldo dalla macchina così quando il bimbo le chiede "Mi hai visto, Mamma?" potranno dire "Certo! Non me lo sarei perso per niente al mondo !" pensandolo veramente.
Questo è per tutte le madri che danno una sculacciata disperatamente ai loro bambini al supermercato quando urlano facendo i capricci per il gelato prima di cena. E per tutte le mamme che invece contano fino a 10.
Questo è per tutte le mamme che si sono sedute con i loro figli per spiegare come nascono i bambini. E per tutte le madri che avrebbero tanto voluto farlo, ma non riescono a trovare le parole.
Questo è per tutte le mamme che fanno la fame per dare da mangiare ai loro figli.
Per tutte le madri che leggono la stessa favola due volte tutte le sere e poi lo rileggono "ancora una volta".
Questo è per tutte le madri che hanno insegnato ai loro bambini di allacciarsi le scarpe prima che iniziassero ad andare a scuola. E per tutte quelle che hanno invece optato per il velcro.
Questo è per tutte le madri che hanno insegnato ai loro figli maschi a cucinare e alle figlie come si fa a ad aggiustare un rubinetto che perde.
Questo è per tutte le madri che girano la testa automaticamente quando sentono una vocina chiamare "mamma!" in mezzo a una folla, anche se sanno che i loro figli sono a casa (o anche all'università...)
Questo è per tutte le mamme che mandano i loro figli a scuola con il mal di pancia assicurandoli che una volta a scuola staranno meglio, per poi ricevere una chiamata dall'infermeria della scuola chiedendo di venirli a prendere. Subito.
Questa è per tutte le madri di quei ragazzi che prendono la strada sbagliata e non trovano il modo di comunicare con loro.
Questo è per tutte le matrigne che hanno cresciuto i figli di altre madri donando a loro tempo, attenzione e amore.. E che non vengono apprezzate!
Per tutte le madri che si mordono le labbra fino a farle sanguinare quando le loro quattordicenni si tingono i capelli di verde.
Per le madri delle vittime delle sparatorie nelle scuole, e per le madri di chi ha sparato. Per le mamme dei sopravvissuti, e le madri che guardano con orrore la TV abbracciando i loro figli che sono ritornati a casa sani e salvi.
Questo è per tutte le mamme che hanno insegnato ai loro figli di essere pacifisti ed ora pregano per i loro di tornare a casa dalla guerra sani e salvi.

Cos'è a fare una brava madre? La pazienza? La compassione? La determinazione? La capacità di allattare, cucinare e ricucire un bottone di una camicia nello stesso momento? O è nel loro cuore ? E' il magone che senti quando vedi tuo figlio o figlia scomparire giù per la strada mentre va a scuola a piedi per la primissima volta? Lo scatto che ti porta dal sonno al risveglio, dal letto alla culla alle 2 di notte per appoggiare una mano sul tuo bambino che dorme ? Il panico che ti viene, anni dopo, sempre alle 2 di notte quando non vedi l'ora di sentire la chiave nella serratura e sapere che è tornato a casa sano e salvo? O sentire il bisogno di correre da dovunque tu sia per abbracciare i tuoi figli quando senti che c'è stato un incidente, un incendio o un bimbo che è morto?

Le emozioni della maternità sono universali, le stesse sono per le giovani madri che barcollano fra i cambi di pannolini e mancanza di sonno... E le madri più mature che imparano a lasciarli andare. Per le madri che lavorano e quelle che rimangono a casa. Per le madri single e quelle sposate. Madri con soldi, madri senza soldi. Questo è per tutte voi. Per tutte noi... Tenete duro. Alla fine possiamo fare solo del nostro meglio. Dire a loro tutti i giorni che li amiamo.

mercoledì 8 aprile 2009

IN VISTA DELLA PASQUA...



...Devo fare il punto della situazione. Un po' come fare le pulizie di primavera, che peraltro non faccio più con tanta cura nemmeno quelle da quando la mia vita è stata stravolta dalla presenza di un teppistello con tre denti e l'argento vivo addosso! :)

Sono passati quasi otto mesi, nei quali ho imparato a conoscere il mio bambino, mi sono e continuo a meravigliarmi dei suoi cambiamenti e dei suoi progressi. ho ripreso a dare lezioni, quindi ho riaperto una finestrina sul mondo del lavoro. chissà che in vista dell'apertura dell'asilo nido nel mio paesello, non venga fuori un posto per un'educatrice...non dico nulla per scaramanzia!

Ho trascurato il blog, e un po' anche gli amici del web, che però, in parte ho ritrovato su Facebook...ebbene si, anch'io sono stata fagocitata dal fenomeno di faccialibro! Diciamo che prevalentemente lo utilizzo per caricare un po' di foto del pupotto da mostrare agli amici lontani, ma tant'è: se ho dieci minuti liberi, mi fiondo sul mio profilo, scarico la posta e per il mio povero blogghettino resta ben poco tempo!

Sempre Alessandro permettendo, mi sono concessa un paio di visite a mostre e musei, mia antica passione. Ora che il tiranno comincia ad avere un po' di autonomia in più e a concederla anche a me, spero di tornare ascrivere qualche piccola recensione, da condividere qui su queste paginette, un po' polverose, ma a me sempre tanto care.

Augurando una Pasqua serena e al profumo di cioccolato a tutti voi, il mio pensiero va ai bimbi abruzzesi che passeranno la Pasqua nelle tendopoli...auguro loro che gli angeli della protezione civile riescano anche solo per un po' a far dimenticare loro la paura che ho visto in quegli occhioni smarriti.