La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

venerdì 27 luglio 2007

UNA SERATA SOLA SOLETTA...

...Non in una bianca cameretta tanto per citare la poetica Mimì pucciniana, ma nel mio salottino giallo e verde.
Già, e come si organizza una povera fanciulla abbandonata dal marito per l'ennesima cena di lavoro?
Ecco un valido esempio...

Il tutto accompagnato da: un bel libro (Mille splendidi soli...tra poco sciverò la mia recensione!), qualche rivista "pettegolosa" (ogni tanto un po' di sana letteratura non impegnativa non fa male!), una vasta scelta di smalti per pedicure e manicure intonate e un po' di musica anni '80 in sottofondo....ah, dimenticavo, rubando dalla più gloriosa tradizione maschile, telecomando alla mano per un po' di sport da divano (leggi zapping!)!
...Ogni tanto si rivalutano i pregi della vita da single...che sia questo il segreto per far funzionare la coppia??!

mercoledì 25 luglio 2007

SICILIA DA (A)MARE!!!

Appena rientrata da un favoloso week end nel verde giardino dove fioriscono i limoni (Gohete docet!), già mi struggo di nostalgia per i profumi, i colori e il mare della Sicilia!
Si parla di mal d'Africa, ma io dopo che sono stata in Sicilia l'anno scorso ho contato i giorni che mi separavano da un'altra mini-vacanza a base di cassata, granita e mare blu!
Questa volta sono stata nel catanese, in occasione del matrimonio di amici. A parte il caldo torrido (ho visto il termometro segnare i famosi 40 gradi all'ombra!), ho veramente goduto di questi quattro giorni di vacanza!
Ho visitato Catania in versione notturna e mi sono incantata davanti al Teatro Bellini che ricorda tanto l'Opera di Parigi (la mia estasi immobile era dovuta anche al fatto che ero talmente ripiena di pasta alla Norma che stavo per scoppiare!); ho fatto il bagno davanti ai faraglioni di Acitrezza (e volevo mangiare i lupini, per calarmi meglio nell'ambientazione de I Malavoglia, ma credo non sia stagione, quindi mi sono rifatta strafogandomi di ricci!). Ho pernottato nella splendida Acireale, immersa nella zona degli agrumeti e vicina alla vippissima Taormina; sono anche stata alle falde dell'Etna, che è impressionante quando, nella luce del tramonto, si tinge di rosa e arancio e incombe con il suo pennacchio di fumo.
Il matrimonio è stato divertentissimo, credo che il gruppo di nove amici che sono giunti dal Veneto potrebbero essere ingaggiati come animatori professionisti per i matrimoni! A parte il caldo assurdo di Augusta alle cinque del pomeriggio e il rischio svenimento in chiesa, è andato tutto bene, ci siamo anche persi una volta sola per arrivare al ristorante!
Unico inconveniente: scendendo dall'altare dopo la lettura del salmo ho inciampato nel vestito e ho infilzato l'orlo con il tacco del sandalo...risultato un bel buco nel vestito nuovodi zecca!
E poi, chi se non la sottoscritta va a beccare l'unica medusa bastarda di tutta la costa catanese??!


La spiaggia di Acitrezza. Sui faraglioni la statua dell'Assunta, a ricordo del romanzo verghiano.


Adesso lascio spazio alle immagini...non sono un granchè perchè la macchina fotografica è stata dimenticata a casa, quindi ho dovuto accontentarmi del cellulare...ah, e poi si dice quando non si può fare a meno delle nuove tecnologie!


Ricci di mare...giusto per uno spuntino sulla spiaggia di Acitrezza!

Il tavolo degli sposi...Auguri Cok e Terry!!!

venerdì 13 luglio 2007

14/07/2007 FESTA DEL REDENTORE

La tradizionale Festa del Redentore di Venezia che ha luogo ogni anno la terza domenica del mese di luglio, è una tra le feste più importanti di Venezia che attrae sia veneziani sia turisti grazie all'imperdibile spettacolo pirotecnico che si svolge nella notte del sabato.
La notte dei fuochi è una tradizione recente, introdotta nel 1978, per dare un'impronta moderna alla festa antica.
La festa celebra infatti l’estinzione della peste che dal 1575 al 1577 colpì Venezia, decimando quasi un terzo dei suoi abitanti. Il 4 settembre del 1576 il Senato approvò la proposta del Doge Alvise Mocenigo di fare un voto solenne per invocare la fine della pestilenza e la salvezza della città. Sarebbe stato costruito un tempio "che i successori anderanno solennemente a visitare a perpetua memoria del beneficio ricevuto".
Fu deciso che il Tempio dedicato al Cristo Redentore sarebbe stato costruito sull'isola della Giudecca dove sorgeva la chiesetta di S.Maria degli Angeli. Il 3 maggio del 1577 con funzione solenne fu posta la prima pietra del nuovo Tempio del Redentore; il Tempio fu ultimato e consacrato nel 1592 a soli 15 anni dalla posa della prima pietra. L'architettura del Tempio del Redentore è opera della genialità dell'arte di Andrea Palladio a cui fu affidato il compito della progettazione.
Venne quindi costruito un ponte di ottanta galee attraverso il canale che venne attraversato da una folla di veneziani scampati alle epidemie. Nel 1677 la peste fu definitivamente debellata e si decise così di festeggiarne la liberazione con una cerimonia religiosa inserita in una festa popolare.
Oggi, nella giornata di domenica si celebra la funzione solenne presieduta dal Patriarca nella chiesa del Redentore alla Giudecca e un ponte di barche che collega Venezia alla chiesa viene costruito per l'occasione nel canale della Giudecca. La celebrazione è seguita da una processione religiosa che
attraversa il ponte votivo di barche, costruito per l'occasione, per collegare la chiesa del Redentore con Venezia e permettere ai veneziani di recarsi a rendere omaggio al Redentore.
Sin dal tramonto del sabato, centinaia di imbarcazioni addobbate e illuminate affluiscono nel bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si festeggia e si cena in compagnia, con piatti della tradizione veneziana, in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata. Poi le barche si danno appuntamento al Lido ad attendere l'alba e per fare il tradizionale bagno. Il giorno dopo la festa si conclude con una regata su gondole.
Da quando vivo il Veneto ho sempre festeggiato con amici, veneziani e non, la Festa del Redentore a Venezia persa tra la folla che invade calli e campielli, ma soprattutto la Riva degli Schiavoni e l'isola della Giudecca. ho sempre assistito allo spettacolo pirotecnico, sorprendente per durata ed effetti. Ma quest'anno non mi sono schiacciata in un angolino con il naso in su per attendere il primo botto. Quest'anno ho festeggiato un Redentore diverso, quello dei veneziani veri, la festa sentita dalla gente, sia pur nel suo aspetto profano. Sabato pomeriggio abbiamo raggiunto degli amici a Jesolo. Due ore di coda più tardi, con i limiti di velocità a 50km all'ora rispettati e siamo arrivati a pochi metri dalla spiaggia del Cavallino, in un campeggio dove già erano iniziati preparativi per la serata.
Uomini addetti al barbecue, noi fanciulle alle vettovaglie, a preparare carne e verdure e ad appendere festoni colorati e luminarie, come vuole la tradizione (di solito le barche sono tutte adorne di lucine e lanterne di carta coloratissima e questa usanza è stata ripresa anche da chi festeggia la serata in terraferma).
Poi è scattata la maratona di cibo e bevande: prosecco e cabernet che scorrevano come l'acqua del Piave a primavera e montagne di salsicce e braciole, melanzane e zucchine grigliate, insalata di riso e torte salate. Per finire anguria, tiramisù e torta accompagnate da qualche buon bicchierino di liquore...mancavano le sarde in saor, ma il fegato ha ringraziato per questo!
A mezzanotte sono iniziati i fuochi...si è udito il primo sparo in lontananza e moltepersone si sono incamminate verso la spiaggia, in direzione di Punta Sabbioni, da dove si gode di una buona visuale, seppur lontana. Io sono rimasta al campeggio perché era iniziato il karaoke ed ero ormai lanciatissima, nonostante la mia voce sia quanto di più lontano possa esistere dalla perfezione del mio mito Maria Callas!
Dopo aver massacrato a colpi di stonature Battisti (Dieci ragazze per me), Tozzi (Gloria) e Vasco (Vita spericolata) l'apice l'ho raggiunto nell'interpretazione di Cochi&Renato (Insieme a Francesco che ha il fisique du role!) con L'uselin de la comare...e se si tiene conto del mio accento piemontese doc, lascio solo immaginare il risultato!!!
Sono tornata a casa alle 4 del mattino, con l'umidità che mi era entrata anche nelle ossa, ma felice e divertita...una serata davvero divertente che ha segnato l'inizio dell'estate vera e propria!

Jesolo. La spiaggia del Cavallino

P.S. Le foto dei fuochi e di Palazzo Ducale illuminato risalgono ad un anno fa...diciamo che fanno parte del mio archivio perchè devo ancora scaricare le foto di quest'anno!

FATE, ELFI ED ESSERI INCANTATI

Ho già citato tra le mie letture preferite la mia grande passione per il genere Fantasy...per me è stata una folgorazione, dovuta alla mia maestra di quinta elementare che vista la mia ingordigia di narrativa, mi consigliò di leggere Le Nebbie di Avaloon...avevo solo undici anni e passai l'estate appollaiata sotto l'ombrellone con quel tomo di quasi quattrocento pagine incollato al naso. Sono stata letteralmente travolta dalla scrittura fluida di Marion Zimmer Bradley che mi ha trascinata in un mondo incantato, sorda ai richiami di mia mamma che insisteva a farmi prendere un po' di sole: io sognavo di essere la Fata Morgana!
Da allora ho continuato a perdermi sui sentieri della magia e di mondi paralleli, come un viandante della tolkeniana Terra di Mezzo. Lo Hobbit, Il Silmarillion, Il signore degli Anelli, La saga di Darkover, mi hanno dato sensazioni pari a quelle di un lungo viaggio in una dimensione dove tutto può accadere, anche parlare con un salice sulle rive di un torrente o vedere un elfo far capolino dietro una quercia.
Con Le Nebbie di Avaloon si è accentuata la mia curiosità verso la mitologia, fino ad allora limitata al mondo mitologico degli antichi Greci. Alle medie, mentre facevo le versioni in prosa dei poemi omerici (e contemporaneamente leggevo La Torcia e piangevo per la sorte della povera Cassandra ed ero convinta che sarei diventata un'ammaestratrice di serpenti), mi dilettavo di mitologia celtica e con mia sorella costretta a fare la sacerdotessa, giocavo a celebrare il rito di Beltane o dei solstizi d'estate e d'inverno! Contemporaneamente, molto prima di Dan Brown, ho subito il fascino di tutto un filone letterario che parla dei misteri di cui è avvolto il Santo Graal...: Il sentiero di Merlino è stato il primo libro che mi ha messa sulle tracce di cavalieri e paladini e mi ha "impegnata" come in una Cerca medievale!

Ma la mia grande passione sono rimaste le fate, gli elfi, gli gnomi e tutti gli abitanti del Piccolo Popolo. A loro e alla mia lungimirante maestra, voglio dedicare questo breve articolo. Ma, anche, spero di toccare, soprattutto grazie alla potenza delle immagini (e queste io le trovo bellissime...le ho trovate su diversi siti fantasy; date un'occhiata ai miei preferiti!) la parte fanciullesca di chi mi leggerà, così da donargli un raggio di luce che aiuti a ritrovare la strada dell'innocenza, di quella condizione beata, in cui anche credere alle favole è più facile!

lunedì 9 luglio 2007

WELCOME 500!!!

Mercoledì 4 luglio è rinato un mito.
La nuova 500, ultima nata di casa Fiat ha fatto il suo ingresso su un palco sfavillante di luci montato appositamente sul Po, di fronte ai Murazzi torinesi, di fronte ad una folla festante di oltre diecimila persone che avevano assistito ad uno spettacolo di circa due ore, degno di una cerimonia olimpica.
Il caro cinquino, ideato dal genio dell'ingegnere Dante Giacosa, ha fatto la sua prima apparizione con il nome di Nuova 500, per distinguerla dalla Topolino, il 4 luglio 1957. Cinquant'anni dopo, il cuore degli italiani (permettetemi di dire dei torinesi in particolare!) palpita ancora per la piccolina di casa Fiat, simbolo di un' epoca ed oggetto di costume.
Per chi ha contribuito a questo show grandioso, con notti insonni, cibo di fortuna, telefoni impazziti quattordici ore al giorno, il momento in cui la bimbetta ha afferrato il microfono per annunciare "Welcome 500!" è stato un momento di pura emozione...il cuore batteva forte, quasi tutti noi ragazzi della 500, come ci chiamavano nei corridoi del Lingotto, ci trovassimo sul palco insieme alla Bambina che faceva la sua apparizione tra fuochi d'artificio ed uno scroscio di applausi.
Il programma della serata è stato quanto mai ricco e variegato: il comune di Torino si è davvero impegnato per fare le cose in grande!Ecco come si è svolta l'intera Giornata della 500:

Dalle 9.30 in Piazza Castello: grande festa per i bambini

Dalle 11 in Piazza Vittorio Veneto: sistemazione 800 vetture 500 storiche

Ore 18.00 in Piazza Vittorio Veneto: annullo filatelico del francobollo celebrativo. Borgo Dora: mercatino dell’antiquariato e del modernariato (ingresso libero)

Ore 19.00 in Piazza San Carlo: aperitivo “Cin Cin Cinquecento”. Borgo Dora: ballo al palchetto, attori e attrici faranno rivivere scene dell’epoca

Ore 19.00 – 20.30 al Quadrilatero Romano: aperitivi e cene tematiche

Ore 19.00 – 24.00 a Borgo Dora: “Il Teatro del Gusto”, le cinque Osterie di Slow Food interpretano la 500

Ore 21.00 – 21.30 in Piazza Castello: concerto Orchestra Ritmi Moderni (Arturo Piazza)

Ore 21.00 – 02.00 in Via Garibaldi: bancarelle dei sigari Toscani, del Barolo Chinato e del cioccolato di Gobino

Dalle 21.30 in Piazza Castello: “500 colpi di spazzola sotto le stelle”, i giovani stilisti dell’acconciatura interpretano la 500

Ore 22.45 – 23.45 Show “Welcome 500” ai Murazzi. Show in diretta su maxi schermi (piazza Vittorio Veneto, piazza Castello, piazza San Carlo, piazza Emanuele Filiberto). Diretta TV su Canale 5.

Ore 23.00 in Piazza Castello: Ugo Alciati interpreta il “gusto” della 500

Ore 24.00 – 02.00 Notte Bianca 500: negozi e gallerie d’arte aperti. Murazzi: dj set. Piazza San Carlo: “Brindisi di Mezzanotte” con Asti Spumante; arrivo della Band 500 a bordo di 500 storiche. Piazza Castello: spaghettata di Mezzanotte di Guido di Pollenzo offerta da Eataly, giochi, intrattenimenti e musica jazz. Borgo Dora: “Il risotto del Pinocchio”, riso di Saiagricola Cascina Veneria. Quadrilatero Romano: dj set, jazz dai balconi.

Alcune righe vanno spese per lo spettacolo dei Murazzi.Premetto che io sono arrivata in Piazza Vittorio semidistrutta e a digiuno, con alle spalle meno di otto ore di sonno negli ultimi tre giorni...ma com'è che si dice? The show must go on! O meglio, il lavoro non è ancora finito! Ho acquistato acqua e piadine per dissetare i colleghi rimasti al parcheggio delle navette degli ospiti e mi sono incamminata lungo Corso Cairoli, interamente transennato e brulicante di poliziotti e uomini del servizio di sicurezza. Complice il mio caro pass "organizzazione" ho potuto muovermi semi-indisturbata. Sfamati gli affamati, finalmente ho potuto godermi anch'io lo spettacolo, peccato che a questo punto nelle tribune non si entrava più e mi sono dovuta accontentare di un posto di fortuna contro un parapetto, dove comunque si vedeva bene.La prima parte l'ho vista meglio nelle prove, ma le scenette di vita degli anni Sessanta condite dalle musiche dei film di Fellini hanno raccolto un grande successo. Credo che gran parte dei presenti siano tornati un po' bambini nel vedere la donnina che spingeva il carretto dei gelati, o i paparazzi che inseguivano un'Anita Ekberg in rosso con una crinolina alta due metri.
All'improvviso cambio immagine: dal cielo, appesa alla gru più alta d'Europa, scende il telaio della nuova auto in gran parte composto da acrobati sorprendentemente agili nel formare con i propri corpi una carrozzeria...come a dire, la Nuova 500 siamo tutti noi!
Poi il concerto di Lauryn Hill la star della serata. Bella voce, peccato non abbia cantato Killing me softly...
Spettacolare nella sua originalità l'esibizione degli artisti israeliani con i loro degeridooo, accompagnati da un battere di pinne (pinne vere, da sub!) coloratissime.
Infine grande chiusura con lo spettacolo pirotecnico, quasi mezz'ora ininterrotta di fuochi grandi, colorati, stupendi! Ed ecco lei, la Bambina che fa la sua comparsa sul palco, non una, ma tante 500 candide che si pavoneggiano davanti alle tribune stracolme di vip, ma anche di gente che ha lavorato a questa rinascita.
Le luci si spengono, la 500 sorvola il palco, come se salutasse vezzosa gli spettatori...non c'è dubbio, ha conquistato ancora una volta il cuore degli italiani...BENVENUTA 500!!!



Per saperne di più sull'auto, sulle migliaia di combinazioni possibili, consiglio di visitare http://www.fiat500.com/
è un sito davvero carino, innovativo e geniale come la mitica 500!