La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

martedì 15 gennaio 2008

IL PALAZZO DUCALE DI VENEZIA


E’l nome al proferir de sto Pitor
A mi me par
Veder Venetia a muoverse, e a parlar
(Come se viva aponto) in sto tenor.
Mio gran dileto è Paulo Caliari,
Quel, che in figura quà me fà resplender,
Quelo, che me hà obligà per lù de spender
A l’ocorenze i mij tesori rari.

Marco Boschini (La carta del navegar pitoresco)



Volevo riprendere la sezione sugli itinerari artistici, e poiché si sta avvicinando Carnevale, perché non dedicare un post ad una delle tante meraviglie di Venezia?
Inoltre io sono letteralmente soggiogata dalla bellezza di questa città e dei suoi monumenti. Quando mi sono trasferita in Veneto, ho colto l'occasione della mia tesi di laurea per svolgere una ricerca approfondita sulla storia, sull'arte e sulle istituzioni della Serenissima Repubblica di Venezia.
Sono rimasta così invischiata nel fascino senza tempo di questa città che ha conquistato poeti, letterati e uomini illustri, che è quasi come se l'avessi eletta la mia patria spirituale (in fondo però sono sempre un tenero giandujotto!).
Nei mesi in cui si è prolungata la fase di ricerca della mia tesi, Palazzo Ducale è diventato la mia seconda casa, tanto che alla fine conoscevo tutti i custodi e i guardia sala, i quali al mattino mi salutavano sorridenti quando arrivavo infreddolita e trafelata ad infilarmi per l'ennesima volta in quel labirinto di sale, corridoi e scale che hanno visto i fasti di un'epoca di glorie militari e salottiere.
Certe mattine gelide, in cui non si vedeva nemmeno un visitatore, a parte qualche sparuto giapponese armato di fotocamera ultra accessoriata, mi sembrava quasi che i quadri dei dogi e dei procuratori mi guardassero incuriositi e che le bellezze bionde che rifulgono sui soffitti sorridessero vezzose che qualcun fosse di nuovo li ad ammirare tanta bellezza, con il naso in su, dimenticandosi del freddo e del mondo esterno.
Mi mettevo in qualche angolino, per avere una visuale diversa della sala e mi immaginavo di tornare indietro di 500 anni, di assistere al lavoro incessante dei pittori, quasi Tiziano e Paolo Veronese sfilassero davanti ai miei occhi e alla mia cervicale indolenzita.
Oppure mi immaginavo di assistere ad uno sciame di dame elegantissime e bellissime che si stavano recando nella Sala degli Scarlatti, anticamera delle feste private del Doge, e mi sembrava quasi di sentire il fruscio delle preziose vesti di broccato e d'oro ricamate, di pietre preziose.
Poi tornavo fuori e Venezia mi accoglieva con tutta la bellezza del mezzogiorno. Il bacino di San Marco era avvolto nella bruma, oppure splendeva di mille piccole lucine nel pallido sole invernale. Comunque mi beavo di uno degli spettacoli più belli del mondo, che nemmeno sapevo se ero tornata al presente o se stavo ancora proseguendo il mio sogno. Poi, siccome era inverno, spesso un rivolo d'acqua salmastra arrivava a bagnarmi l'orlo dei pantaloni. Allora capivo che la marea stava cambiando e che era meglio allontanarsi dalla piazza e cercarmi un bacaro dove stare all'asciutto e mangiare qualche cicchetto accompagnato da un'ombra de vin.


Per chi si avvicinasse per la prima volta questo a monumento, io consiglio di seguire l'itinerario consigliato dalle guide, di non voler a tutti i costi vedere tutto in un paio d'ore, ma di godersi con calma il susseguirsi di splendori che vi accoglieranno in ogni sala. Magari leggete qualcosa sulla storia di Venezia, basta andare sul sito dei Musei Civici Veneziani e troverete tante nozioni interessanti.
Il Palazzo Ducale è uno simboli della città di Venezia e l'architettura è uno dei capolavori del gotico veneziano, sorge nell'area monumentale di piazza San Marco, tra la Piazzetta e il Molo. Antica sede del Doge e delle magistrature veneziane, ne ha seguito la storia, dagli albori sino alla caduta: visitarlo sarà come fare un salto nella storia e rendersi conto di cosa sia stata la grandezza, anche politica, della Serenissima Repubblica di San Marco.

64 commenti:

PIDEYE ha detto...

Ah Venezia;)
Tu sai che ho il cuore li;)
Però devo ancora girarla per bene..anche se nn so qaundo avrò la possibilità di risalirci. Il carnevale deve essere bello ma ho esami e poi qui in contemporanea c'è Sant 'Agata. La Santa protettrice di Catania. E' una festa bellissima che dura tre giorni.

Magari un giorno scriverai un post anche su questo;)

Auguri...ho letto del lieto evento...futura mammina....sarai una mamma splendida..già lo so.

Ps: la prossima volta che passo in veneto mi farebbe piacere conoscerti.

PPs: il mio spettacolo è solo a Catania. Tre repliche. Siamo una compagnia FITA. Per ora solo amatoriale ;)

b-right ha detto...

ciao "giandujotta" ;))
sai che fatico troppo a
leggere questo post?

sarò cecato ma il corpo
del carattere è troppo
piccolo per me, ripasso domani
con più energie e pazienza,
spero, comunque Venezia
piace molto anche a me,
è unica al mondo, io poi,
sono Atlantideo (come
saprai Atlantide era tutta
un canale e a pianta
circolare come Amsterdam
e un pò Milano) quindi...

un saluto notturno

pOpale ha detto...

ti ho "memato" a tradimento nel mio ultimo post :)

mario ha detto...

scusami lo so non c'entra nulla col post...
ma pure benny beve solo acqua corrente dal bidet...
cavolo.....
sarebbero stati una bella coppia tina e benny

Mat ha detto...

maricri, ti sembrerà strano ma non ci sono mai stato!

è da una vita che dico ci andrò almeno un weekend...

ma nulla...

infatti a fine febbraio vado a madrid...

Grissino ha detto...

Ora ti faccio arrabbiare
;-)
ma penso che Venezia attualmente sia mortificata. Dai fasti di grande Repubblica, ora é una provincia secondaria del nord Italia. Propongo l'annessione all'Austria che cosí avrebbe il suo sbocco sul mediterraneo e riporterebbe ai fasti del passato questa splendida cittá che potrebbe fare Land a sé stante. Chissá... magari non sono l'unico a pensarla cosí: magari condive il mio pensiero anche qualche veneziano DOC nostalgico.
:-P

Sí, insomma, ricreiamo un nuovo impero austroungarico! :-P

P.S.: Ti ho risposto all'appunto che mi avevi fatto sul post sulle Poste Italiane. ;-)

60gandalf ha detto...

bellissima, fin da ragazzino mi ha sempre affascinato la sua storia e i suoi personaggi... certo, per il presente grissino non ha tutti ii torti!

p.s. grazie della visita, smak!

Il Mari ha detto...

Nel mio cuore c'è sempre Venezia.
Con me a Torino ho una bandiera della Serenissina, ma in bocca ho un Giandujotto... il Tourinot di Guido Gobino.

Piggona ha detto...

Mi piacerebbe visitare Venezia...un giorno.

b-right ha detto...

volevo dire...al mari..
che la citazione di Prevert
è bellissima, mi ci rispecchio
molto anche io

e al grissino...
che no, dai, il Risorgimento
lo buttiamo alle ortiche???
veniteci da turisti a Venezia ;)
Povero Cavour, in punto di
morte disse: "l'Italia è
fatta, tutto è compiuto",
se non era un uomo ispirato
e "illuminato" (non dei lumi
giacobini forcaioli e
anticristiani) lui?
Vabbè, io ssò sabaudo d.o.c.
(cor core a Roma, tifando Juve,
vabbè lassamo sta, chi mi
capisce è bravo ahahah!!!)

fabio r. ha detto...

Venezia per me è un luogo della memoria. da bambino passavo le mie estati tra Mestre e Caorle, quindi Venezia era la gita fuori porta.
Ricordo ancora le calli (nel senso di vicoli, non quelli dei piedi...)dove spesso mi perdevo. Mi piaceva la zona del Ghetto (poi scoprì che il termne così caro all'hip hop USA deriva proprio da lì!) e Ponte di Rialto.
Avevo il terrore infantile del ponte dei sospiri, temendo di rimanere incastrato nei piombi come quel Casanova di cui i miei parlavano.
Poi, con gli anni, l'ho lasciata e riscoperta sulla strada della germanistica: da allora Venezia per me è Thomas Mann, è il labirinto di strade dove si perdono Gustav von Aschenbach e Tadzio. Dopo lo studio Manniano Venezia è la Dekadenz, sono rimasto prigioniero di un clichè? Forse, ma la memoria letteraria spesso si confonde con quella personale, e la mia Venezia si è il prodotto di questo incontro: un'immagine unica, una passione.
P.S. a palazzo Ducale, tr l'altro, c'è l'armatura del mio concittadino Erasmo Gattamelata, un altro che con Venezia ebbe un rapporto d'amore piuttosto contrastato..
Ciao

MariCri ha detto...

Fabio, condividiamo la stessa visione di Venezia. attualmente anch'io la sto vivendo nella sua veste più letteraria e mi piace perdermi per le sue calli sconosciute ai turisti. ho anche finito di leggere l'Iliade in veneziano, tradotta proprio da quel Casanova che oltre a correre dietro alle gonnelle era una penna fine.
sai che l'armatura di Erasmo da Narni mi ha lasciata sorpresa, che io me l'immaginavo un omone questo famoso condottiero...ero troppo condizionata dall'imponenza della statua di donatello a Padova, probabilmente.

MariCri ha detto...

Annalisa, comunque in bocca al lupo per lo spettacolo. il prossimo tour in Veneto, ti offrirò lo spritz all'ombra del campanile... :)

Mario, ma facciamoli conoscere questi due zitelloni! la Tina approva, che ha visto la foto di Benny e le sembra con gran pezzo di...pastore!

Mat, come a me menca di vedere la Sardegna, per il resto l'Italia l'avrei visitata quasi tutta. propongo uno scambio culturale!

Grissino, spero tu abbia capito che non avevo intenzioni polemiche, ma volevo esporti il mio pensiero.
però ti assicuro che io la storia di Venezia e della Serenissima, la conosco quanto i veneziani doc (e di qualcuno forse anche meglio, ma solo perchè sono anni che continuo a studiarla) e loro proprio non rivorrebbero Cecco Beppe. per Venezia la più grave perdita è stata l'autonomia che l'aveva caratterizzata fin dalle sue origini, a causa della conquista napoleonica. L'Austria fu solo il secondo invasore e gli austriaci non erano affatto amati dagli intelettuali e dai patrioti. forse anche i Savoia furono visti come tali.
I veri veneziani auspichrebbero ad un'indipendenza tipo San Marino, che riporti in auge l'indipendenza della Serenissima Repubblica, non un distacco dall'Italia per essere semplicemente annessi ad un altro stato. a tal proposito, negli anni '90 ci furono un paio di folli che tentarono, sicuramente con mezzi inappropriati, di "riconquistare" Venezia e restituirla ai veneziani restaurando l'antica Repubblica.

Gandalf, potrei tenere un corso sulla storia di Venezia, poche vicende storiche mi affascinano in tal modo. a presto sul tuo blog.

Mari, la bandiera di San Marco cel'ho anch'io, ma attenzione attenzione, in una piccola sartoria sono riuscita a trovare una coppia dell'antico vessillo di guerra, con il leone che poggia le zampe sul Vangelo e sguaina la spada... è stata una scoperta emozionate e ora fa bella mostra in salotto. bandiera di guerra o di pace... dipende da che aria tira in casa! ;)

Roby, allora ti aspetto! :)

b-r, secondo me il Risorgimento è stato un periodo fondamentale e bisognerebbe onorare quanti sono morti per farla questa nostra Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti. ma secondo me Cavour (una delle più grandi menti politiche di sempre a mio parere) si sbagliava, infatti, fatta l'Italia restava (e resta ancor oggi!) da fare gli italiani.

PER TUTTI: mi piace questo dibattito storico che si sta creando, il mio animo "profizzato" gode. tra un po' tiro fuori il registro e comincio a dare i voti. intanto (ma lo dico sottovoce!) si offrono ripetizioni private a prezzi modici... :P

kabalino ha detto...

ma come mi piace questa città...per me è una città di confine, dove tutto finisce...è una città d'arrivo...ma è ovvio che pure io ho il mio percorso rosso da evitare...dove non ci son turisti ci son io a venezia...tranne quando c'è la biennale, eh va beh...

Il Mari ha detto...

Bravissima!
Adesso mi dai l'indirizzo di quella sartoria che appena torno in Veneto vado a coprarne una, non sto scherzando.
Pochi sanno i vari significati della spada e del Vangelo.

- Libro aperto è ritenuto simbolo della sovranità dello Stato
- Libro chiuso è invece ritenuto simbolo della sovranità delegata e quindi delle pubbliche magistrature
- Libro aperto recante la scritta PAX TIBI MARCE, EVANGELISTA MEVS e la spada a terra non visibile è ritenuto simbolo della condizione di di pace per la Serenissima
- Libro chiuso e la spada impugnata è invece ritenuto simbolo della condizione di guerra
- Libro aperto e la spada impugnata sarebbe infine simbolo della pubblica giustizia

A presto.

Scorpio79 ha detto...

E' un po' che non vado a Venezia... Negli anni addietro i veneziani erano un po' stufi di vedermi: durante la naja mi ci recavo quasi tutte le settimane (ero a Vittorio Veneto), dopo ci sarò andato o soltanto passato ancora una ventina di volte, finché venni inseguito dai leoni alati fino alla barriera di Mestre... :-PPPPPPP
Scherzi a parte, Venezia è una città meravigliosa, con una storia unica e un fascino ancora più raro. Sconsiglio però di visitarla per la prima volta in periodo carnevale: c'è un macello che non potete neanche vagamente rendervene conto... Ciao Scorpio79

b-right ha detto...

Sii, certo, quello
(che bisognasse fare gli
Italiani)......
lo disse il marchese
Massimo Taparelli D'Azeglio,
politico, ottimo pittore
(alla GAM di To, trovi
alcuni suoi paesaggi
allegorico-storici),
e....donnaiolo ;)

ciao

b-right ha detto...

tre perle di D'azeglio
tratte da wikiquote:

L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.

Meno partiti ci sono, e meglio si cammina. Beati i paesi dove non ve ne sono che due: uno del presente, il Governo; l'altro dell'avvenire, l'Opposizione.

Si deve dire la verità e mantenere la parola data a tutti, e persino alle donne

Vabbè, dai, l'ultima l'ho
inserita per ridere ;)

b-right ha detto...

sarà un caso, Maricri,
che al giorno d'oggi,
in Corso Massimo (d'Azeglio)
pullulino...le...lucciole? :))

Mat ha detto...

magari!!! se convinci tuo maritino per le ferie mi trovi quà! :)

Il Mari ha detto...

Anche se abitavo a Padova, studiando a Mestre ero spesso a Venezia e conosco proprio quella Venezia non turistica, la migliore.
Ricordo l'angolo dove un veneziano appendeva le sue girandole colorate ai balconi, il liutaio dove mi soffermavo e sbirciare dalle finestre, la panna in gelo mangiata mentre i primi raggi di sole mi scaldavano alle Zattere i cantieri dove si costruiscono ancora le gondole.
Adesso basta, sono stanco e a ripensare a certe cose mi viene la pelle d'oca.

A presto

MariCri ha detto...

Scorpio, pensa cheparte della mia tesi era proprio sulla simbologia del leone alato...ancora me li sogno di notte che mi mangiano! hai ragione, a Carnevale per fortuna non ho molte guide da fare a Venezia, che anche lescuole evitano di andare in giro!

b-r, la seconda frase del marchese dovrebbe essere ben incisa nel marmo a Palazzo Chigi, chissà se si fosse seguita questa massisma di buon senso se oggi saremmo in una situazione un po' meno penosa...

Mat, mi sa che le ferie quest'anno saltano, magari l'anno prossimo, con il pupetto di quasi un anno potremmo regalarci una bella vacanza di sole e mare...nel frattempo se passi di qua sei il benvenuto, puoi portare anche Marcello, che io sono brava a fare dolci di mele! ;)

Mamma Simona ha detto...

grazie Maricri per questo bellissimo tuffo nella storia e nell'arte. con un pelino di vergogna confesso che mio malgrado non sono mai riuscita a visitare Venezia e non ti immagini quanta voglia ne ho!

Grissino ha detto...

Bella la bandiera con il leone alato!
:-)
Ah, dici che quindi niente, eh?
Ma sai com'é: soldi, piú autonomia, in fondo si tratta solo di cambiare bandiera e imparare il tedesco come seconda lingua (che non puó che fare bene). Secondo me quello che é successo nel 90 (chiamali SOGNATORI non Folli) é segno che cercano altro.
:-P
Vabbé, era solo un'idea!
:-D
A me non interessa nulla. Vivo qui e ho la bandiera austriaca con l'aquila all'ingresso. ;-)

Grissino ha detto...

P.S.per B-Right. Come ha detto Glitter (una blogger che leggo), la pianta del nostro patriottismo si é afflosciata (nel mio caso é praticamente avvizzita). Preferisco guardare avanti che a Cavour. Lui i miei problemi economici e di sicurezza (e un sacco d'altri) dell'Italia ormai non me li puó risolvere.

P.S.: dopo il mio commento volutamente super provocatorio pensavo ci fosse una levata di scudi e commenti del tipo "sei indegno di essere italiano" e simili. Invece no. I tempi son cambiati? La gente guarda al pratico? Speriamo.

Irene ha detto...

Venezia, amata Venezia! Grande Maricri. Noi Veneti poi con la scusa che siamo viziati perchè "ce l'abbiamo a portata di mano" la conosciamo poco. Falla conoscere così questa meraviglia, anch'io ho fatto un post a dicembre dopo una visita al Correr (tra l'altro approfitto di tornare al Ducale visto che il biglietto prevede la visita ad entrambi i musei). Il sito da te citato, quello dei Musei civici è fatto veramente bene perchè porta tutte le informazioni necessarie al turista. Continua a farla amare così questa meraviglia! ciao

MariCri ha detto...

Mari, alle Zatter io ci andavo i giorni che non avevo vogliadi chiedermi in biblioteca e mi portavo pure l'asciugamano perprendere il sole... che bella la vita da studenti!

Simona, se ti dovesse capitare un giro a Venezia, puoi sempre scrivermi, che volentieri ti farei da guida! :)

Grissino, mi aggancio alla tua frase: soldi, piú autonomia, in fondo si tratta solo di cambiare bandiera e imparare il tedesco come seconda lingua...
no, cambiare bandiera credo sarebbe semplicemente un gesto vergognoso di irriconoscenza verso chi ha versato sangue per il nostro tricolore. perfino in Trentino, territorio austriaco, ci furono patrioti che si sacrificarono per l'annessione all'Italia.
poi, secondo me gente che entra in San Marco con un carro armato e che scala il campanile occupandolo è solo un folle che cerca visibilità, anche se indubbiamente fu un gesto dettato da un ideale, ma messo in atto nel modo sbagliato.
secondo me non sei indegno di essere italiano, sei solo molto dotato di senso pratico, ma a mio parere ti sono mancate le occasioni per amarla un po' di più quell che comunque resterà la tua terra.

Irene, se ricapiti a Venezia, magari ci conosciamo per un giro artistico e mangereccio. io facevo la guida al Correr l'anno scorso, quest'anno sono a Ca'Pesaro. ti aspetto! :)

60gandalf ha detto...

1°domanda di storia:

"Ti con nu, nu con ti"

60gandalf ha detto...

ps. maricri: grazie della gradita visita!

:-)

Baol ha detto...

Sei un giandujotto? Fortunato tuo marito allora :P

Molto interessante questo post, Venezia l'ho visitata che ero piccolissimo, non ricordo niente, urge visita in età adulta :)

MariCri ha detto...

Gandalf, el famoso descorso del Ti con nu, nu con Ti, el fu fato dal Capitano de le Guardie di Perasto, Giuseppe Viscovich, 'ntel mese de agosto del 1797, 'ntela cerimonia con cui i abitanti de Perasto, visin Cataro i sepeliva i gonfaloni veneti della Republica Veneta.

Nonostante la caduta della Città e della Repubblica di Venezia, alcuni capo-saldi continuarono a resistere per alcuni mesi cercando inutilmente di mantenere in vita la fiamma della Serenissima.
Nell'agosto del 1797, l'ultimo baluardo di Venezia, a Perasto, fu costretto a cedere.

Baol, organizza la gita, che sulla guida puoi sempre contare! (a parte gli scherzi, se volessi fare un giro in laguna, contattami, che ti organizzo un week end meglio di un tour operator, contenendo i costi e la consulenza è gratis!)

b-right ha detto...

quoto l'ultimo tuo
commento sulla patria,
maricri,(anche se io,
meno parlo e meglio è,
nel senso che sollevo
sempre non vespa-i,
alla vespa - qualcuno
ha visto l'ottimo
dibattito ieri sera
tra Bagnasco/Buttiglione
e Pannella/Odifreddi?? -
ma funghi....atomici)

detto questo ti saluto,
forse leggerò il post :)
(devo trovare un sistema
di ingrandirlo, forse
esiste una lente elettronica)
e se vengo a Ve so a chi
rivolgermi (ho due bei
ricordi in età adulta,
oltre al magico viaggio
da bimbo, alla Biennale
con una ragazza - per via
la ragazza naturalmente -
e a Palazzo Grassi a
vedere Dalì, e altri
BIG da '90, ma ormai si
parla del paleolitico)
ciao

b-right ha detto...

un Pò di storia patria:
(vabbè lo ammetto, sono
un asino storico riconvertito
da Wikipedia,heheh!, la storia
a scuola la odiavo, perchè
io guardo sempre al futuro
al presente, ma senza
passato non si capisce nè
il primo nè il secondo)

http://b-rightful.ilcannocchiale.it/post/1717827.html

Mat ha detto...

perfetto!!!

marcello è entusiasta!! sono cavoli tuoi ora! torte di mele in quantità industriale :)

Thirthy ha detto...

Ciao Maricri...non ho ben capito da quale città provieni e scrivi!! Cmq se passi per Roma, in via Magenta c'è un bar che ho progettato ispirata al bacio di klimt!!
;) se ci passi fammi sapere che cosa ne pensi!!

zefirina ha detto...

anche io sono stata così fortunata da avere venezia per me con pochi turisti, girare per le calli, in attesa che mio fratello uscisse dal collegio, entrare nelle case dei veneziani, queli che sono così fortunati da poterci ancora vivere
e poi tornarci
ogni tanto
e scoprire sempre cose nuove

Grissino ha detto...

Credo che la patria non sia (sempre) quella in cui nasci. La tua vera patria é quella che ti accoglie e ti permette di dare e ricevere, facendoti sentire in ogni momento orgoglioso di quello che stai facendo. Con queste premesse, se leggi come stavo quando vivevo a Milano, capirai che per me l'Italia l'associo a ben poche cose positive. Ma siccome ognuno é diverso, ognuno associa all'Italia quello che sente di piú. Cosí c'é gente che si sente orgogliosa di essere italiana, gente che é indifferente e gente che non si sente minimamente italiana. Io mi sentivo "a casa mia" quando andavo a Bolzano, figurati un pó! Per me (ripeto, per me) questa Italia non merita la mia fiducia e il mio lavoro e (sempre per quanto mi riguarda) le ho giá dato fin troppo. La mia nuova patria sará qui? Non so. Bisogna dare tempo al tempo. All'Italia ho dato 35 anni di possibilitá, quindi mi riservo qualche anno per dare un giudizio complessivo a qui. :-P
Che ognuno trovi il posto ideale per se stesso e per la propria famiglia, questa é la sola cosa da augurare a tutti.

GlitterVictim ha detto...

Ecco l'eccezione che conferma la regola: Venezia non mi entusiasma.

Credo che il motivo principale sia questo: sono stata per la prima volta a Venezia all'età di 18 anni, dopo aver sentito a lungo decantarne le lodi. Evidentemente erano lodi fatte con un metro di misura diverso dal mio, io avevo delle aspettative che ahimè sono state deluse.

Mi ha deluso il degrado dei palazzi, il profumo di fogna che aleggia nell'aria, il nulla di notte. Che paura Venezia by night.

Nonostante tutto ci sono tornata più volte: Chiese e musei sono preziosi quanto quelli di Firenze, Roma e tante altre città.

A livello "metropolitano" preferisco di gran lunga altre città sull'acqua: Treviso e Mantova.

Forse non mi è piaciuta anche per il tempo, mai un'occhiata di sole. Uffa!

60gandalf ha detto...

preparata eh maricri, brava...

2°domandina: IL MILIONE vi fa pensare a Jerry Scotti o a Marco Polo?

ps ma quanto sarei buono come prof?!!

Scorpio79 ha detto...

Ciao MariCri, dovrei consegnarti un premio. Quando puoi passa a fare un giro da me... Ciao Scorpio79

clarus ha detto...

E pensare che devo ancora visitare Palazzo Ducale...io che sono a Venezia tutti i giorni causa/fortuna università..che vergogna! Ma da quando ho visitato il Museo Correr ho una specie di biglietto cumulativo, devo approfittarne prima che scada! Questo è un po' il problema di chi, come me, fa la pendolare..sempre il solito tragitto: stazione-facoltà, facoltà stazione! Ma per fortuna Venezia è vicina, quando posso un salto lo faccio sempre! E un salto lo dovrò fare proprio venerdì prossimo per un esame..."ostregheta, speremo ben!"

María ha detto...

Se prima sognavo con Venezia, adesso sogno di più!! È bellissima è piena di storia e di mistero, e, e ... non lo sò, non ho parole per dire quello che sento quando vedo immagini o leggo qualche cosa di questa città unica.
Mi piace molto tuo blog Maricri. Klimt è uno dei mie preferiti, sono meravigliosi sui quadri.
Bacci d' Argentina!!!

Francesca Palmas ha detto...

nemmeno io ci sono mai stata, ma dal tuo post un pò me la posso godere...grazie!

MariCri ha detto...

b-r, io ho sempre amato la storia, a scuola e ro un po' secchioncella, ma soprattutto condivido il tuo pensiero che la storia serve per capire il momento che stiamo vivendo.

Mat, ho già in forno lo strudel! ;P

Tyithy, sono una torinse tradferita in Veneto, vicino a padova, lavoro a Venezia, ma la mia famiglia è trentina, ho anche vissuto a Rovereto per un breve periodo in cui ho lavorato al Mart. non vedo l'ora di capitare a roma eprendermi un caffè in quel locale, ma prima verrò sicuramente a trovarti sul tuo blog!

Zefirina, già, per me ogni volta è una scoperta, anche perchè sbaglio spesso strada o mi perdo tra le calli, ma per me fa parte della magia della città.

Grissino, apprezzo davvero il confronto che hai proposto in questo spazio e su una cosa hai ragione, anche questa mattina ci pensavo: l'Italia non merita il mio lavoro e le mie tasse, visto quanto malevengono spesi i soldi pubblici. però io mi sento profondamente italiana, forse perchè ho un'idea di questo Paese storpiata dai miei studi storici, forse la ia è un'idea romantica. poi volevo ringraziarti per la bella frase che hai scritto: "Che ognuno trovi il posto ideale per se stesso e per la propria famiglia, questa é la sola cosa da augurare a tutti". alla fine, stare bene nella propria casa, ovunque sia è davvero la cosa più importante!

Glitter, ma il sole a Venezia c'è, ed è bellissimo! se vorrai ricrederti, la prossima volta, ti faccio scorire una Venezia più inedita. su Treviso e mantova però siamo daccordo: sono due bomboniere!

Gandalf, saresti molto più buono di me, ma non svelarlo ai miei alunni, che mercoledì ho fissato l'interrogazione di storia...

Clarus, io invece venerdì ho una banda di 25 scalmati da guidare a Ca' pesaro. comunque ti sono solidale, in quanto altra forzata del pendolarismo!

Scorpio, arrivo... grazie!

Maria, grazie del passaggio, verrò a sbirciaredalle tue parti! :)

La coniglia, ma te che sei sempre in viaggio...guarda che ti aspetto prima o poi!

Baol ha detto...

Guarda che questa offerta la tengo fortemente presente eh! ;)

Grissino ha detto...

Eh sí sí, la storia é importantissima ma il passato non deve tenerci bloccati dal costruire il nostro futuro ;-)

b-right ha detto...

eh, ma lo immaginavo, maricri,
che eri di origini trentine.
Siccome sono curioso avevo
già indagato sul sito
che ho tra i links del mio
blog: http://gens.labo.net/it/cognomi/

Se digiti il mio di cognome,
invece, non ti ci raccapezzi,
ma per aiutarti ti dico che,
quasi certamente deriva da 4
toponimi: in Piemonte, Liguria,
Veneto e Lazio. Quelli al sud, invece, stranamente, sono stati trapiantati per voleri sabaudi
ottocenteschi, in una sorta di
migrazione al contrario.
Il mio toponimo d'origine è nel
Roero.

Lo, so, lo so, mea culpa,
ma la storia non mi è mai
andata giù, fino a pochi
anni fa, ed anche ora la
prendo a piccole dosi.
Io sono quasi laureato
in Filosofia, e ho sempre
amato + quella perchè
studia l'uomo, "Dio" e il Cosmo,
che sono degli evergreen
sovratemporali. Un gran
risparmio di tempo. ;)

Anche io concordo con le
considerazioni di grissino,
tuttavia esiste una spiegazione
al richiamo di una nazione
piuttosto che un'altra, ed
è da ricercarsi nelle vite
passate della nostra anima. Sono
i legami karmici che ci legano
a paesi e persone. Io, ad
esempio ne ho molti verso
l'India (e a To ci sono i
maggiori Indologi mondiali,
Oscar Botto, Stefano Piano, etc.)
e mi sono anche appassionato
a mistica e religione Induista,
(come Shopenauer d'altra parte)
in certi limiti, vista la vastità,
complessità e varietà dell'Induismo

ciao, buon lavoro

Lo Sposo ha detto...

Pensavo di portare la mia Futura Sposa proprio a Venezia nel periodo di San Valentino...

Grazie per le dritte...

Irene ha detto...

Ma dai! ho letto sia da me che da Clarus che fai anche la guida! Ma porti i tuoi scolaretti o fai proprio anche la guida turistica per passione?

60gandalf ha detto...

ho scoperto solo ora che mi hai linkato... grazie!!
un abbraccio e buon wk

Mimmo ha detto...

ma quanto è bella Venezia?????

:)

MariCri ha detto...

Baol, ma certo, è una promessa!

Grissino, guardare avanti è fondamentale, su questo convergo con te!

B-r, ma dai, io filosofia l'ho studiata in modo un po' superficiale, ma mi affascina molto e mi piacerebbe approfondire. ho visto che ne parli anche sul tuo blog, ci sarà modo di farmi dare ripetizioni!

lo sposo, intanto benvenuto! ho visto il tuo blog e la trovoun'idea molto carina quella di tenere un diario del "grande passo"! se hai bisogno di dritte per il tuo week end, contattami pure via mail. :)

Irene, faccio la guida per altre scuole, tramite un'associazione no profit nelle mattine che ho libere. è un modo per tenere viva la mia passione e continuare a rapportarmi con studenti di età diverse. ma per gli amici ovviamente faccio la guida gratis, in cambio di uno spritz! ;)

gandalf, figurati, è stato un piacere e poi mi piace avere il nome di un grande mago nel mio blogroll! ;)

Mimmo, splendida e unica, direi, quanto Roma e Firenze e un sacco di altre perle che sono sparse nel Bel Paese!

Baol ha detto...

Buon weekend

nightfairy ha detto...

Mi piacerebbe tanto andare a Venezia!

Ciao Mari, buona domenica!

Lara ha detto...

Ciao, fantastico il tuo post su Venezia, e fantastico è il blog da cui non ero ancora mai passata:
Complimenti!

Ora vado ad inserirlo fra i miei blog amici.

Mi piace moltissimo!

A presto!

Mamma Simona ha detto...

sarebbe bello averti come guida!

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Bella questa tua descrizione di Venezia..complimenti.
Io ti dico della mia prima volta, 2anni fa.
Sono arrivato in treno e appena si aprono le porte dalla stazione ti ritrovi in un mondo fantastico... sono rimasto stupito per qualche minuto. Bella!!!

GlitterVictim ha detto...

Allora la prossima volta ci andremo insieme, con tanto di pargoletto.

AndreA ha detto...

Grazie per queste nozioni!!
:-)

Son stato a Venezia, ma non so perché non mi ha impressionato come mi aspettavo, pur essendo comunque bella.

SE PASSI DA ME C'E' UN PREMIO DA RITIRARE!! :-)

Tiziana Russo ha detto...

ciaoooooooooo è un pò che non ci sentiamo.... tutto bene ?

Il Mari ha detto...

Ecco... fatto il meme che mi avevi assegnato.
Ho appeso la targhetta nel mio blog-cantiere e la spolvero tutto il giorno.

Ma cosa dice Glitter Victim su Venezia!!!! Anche per me Treviso e Mantova non si toccano, due bombomiere come dici tu, ma Venezia è sempre Venezia.

baci

Federico ha detto...

Ultima foto PARTICOLARE del: Tavola XIX: Soffitto decorato da Paolo Veronese nella Sala del Collegio di Palazzo Ducale (1575 -1577); Venezia. Vero ? Baci

silvio ha detto...

Venezia è bellissima, l'ho visitata diverse volte. Ma è una città che ti fa sentire sempre turista, spettatore, mai protagonista. questo forse è l'unico disappunto

andrea matranga ha detto...

Ciao , passo per sapere come va, la pancia tutto ok?
baci per tutti e tre