La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

martedì 25 settembre 2007

22 settembre 2007. IL MATRIMONIO DI PAOLETTA&ALESSIO

Eccomi di ritorno da una settimana quanto mai torinese.
Sono partita martedì e già mercoledì mattina mi sono immersa nei ricordi dei bei tempi che furono accompagnando mia sorella all'università. Colazione al bar Verdi (rigorosamente marocchino e pastina mignon, che come piacciono a me le mangio solo a Torino!) e poi, tanto per non perdere l'abitudine, un bel tuffo nella coda chilometrica della segreteria di facoltà, tanto per vedere se dopo due anni c'era il mio attestato originale di laurea. Ovviamente c'erano tutte le sessioni degli anni passati, tranne quella autunnale del 2005. Quindi, vista sfumare la possibilità di tornarmene a casa trionfante con il mio papiro, me ne sono andata a spasso per via Po' (ho fatto un'altra tappa al bar, questa volta bicerin da Fiorio, anche se la temperatura faceva più propendere per una granita!), piazza Castello, via Roma e piazzetta Paleocapa (ho preso il gelato da Grom). Quindi, appesantita di due chili, me ne sono tornata a casa. Al pomeriggio dovevo ritirare il regalo per Paola che si è sposata sabato (ovviamente anche per queste cose io mi riduco all'ultimo momento!). Ho optato per uno specchio d'artista, realizzato dal mio prof. del liceo. Nel laboratorio di Luciano Cappellari, ho incontrato la mia prof. di storia dell'arte. E via a svuotare sacchi di ricordi davanti ad un bicchiere di aranciata.
Giovedì mattina: giretto al mercato della Crocetta. Ma quanto sono belli gli alberi di Torino quando c'è il sole! Ho comprato i torcetti e ho mangiato le paste alla torrefazione di corso Galileo Ferraris. Poi pranzo dalla nonna: tajarin, valdostana, bunet e per merenda, casomai avessi ancora fame, la crema caramellata. Il palato ringrazia, lo stomaco un po' meno.
Al pomeriggio sono andata con il nonno nel suo orticello, vicino al parco della Pellerina. Quanti ricordi! Qui quando ero piccola ne ho combinate veramente di degne di una teppista in erba e credo che parte dei capelli bianchi di mio nonno siano una causa di quei pomeriggi pasati a fare danni e procurarmi contusioni.
Venerdì mattina mi accorgo che non so che acconciatura farmi per il matrimonio (crisi di panico immotivata, dal momento che ho i capelli corti!). Mia mamma, impietosita, mi prenota una piega dal suo parrucchiere, ma io voglio un look decisamente anni '60. Così mia sorella mi accompagna in quel salottino che è il mercato di piazza Benefica, dove compro un cerchietto intonato al vestito decisamente stile Barbarella. Comprerei il mondo, io, in quel mercato! sembra di stare a Parigi, tra le bancarelle dei fiori, dei bijoux, delle borse e delle scarpe. E poi c'è Antonello, che in uno spazio minuscolo riesce a concentrare una tale quantità di vestitini stupendi!
Alla sera è passata a consigliarmi sulla mise da matrimonio la mia amica Maria, appena arrivata dalla Francia. Con i suoi consigli non ho corso il rischio di sembrare né Alice nel paese delle meraviglie, né Biancaneve. Considerando i miei gusti che spesso propendono al kitsch, è già molto.
Sabato mattina ore 11.00...finalmente Paoletta si sposa!
Arriviamo in anticipo, mio marito è in astinenza da caffeina, perciò cattivissimo e quasi mi fa perdere l'ingresso in chiesa della sposa. Io devo leggere, perciò sono tutta sudata. Le scarpe mi fanno già un male indicibile.
Ma poi la sposa arriva: bella come il sole, elegante come una principessa e con un abito che a lei sta d'incanto (a lei perché la natura l'ha fornita di curve!). Io mi commuovo e mi sbava il trucco: piango sempre ai matrimoni, poi, se penso che Paola ha partecipato attivamente all'organizzazione delle mie nozze e con lei ho condiviso gli anni dell'università, le mattinate al Pekoe a giocare a biliardo, il panico degli esami e le sbronze in Drogheria, mi viene il groppo in gola, perché penso che adesso siamo diventate grandi.
Vado a leggere il salmo; come da consuetudine, mio marito ha apportato una correzione alle Sacre Scritture: non l'ulivo, bensì l'olivo. Che Prodi non venga evocato in sua presenza!
Fine della cerimonia, lancio del riso (ma perché io ne avevo anche nelle scarpe?!) e ricerca della strada per il ristorante.
Io al Jet Hotel di Caselle ho lavorato per quasi tre settimane. Ovviamente ci perdiamo e la colpa è del mio fallimento totale come navigatore!
Finalmente si arriva sotto un sole che ti fa solo sperare di appropriarti di un gazebo e di una sedia per gustarti gli aperitivi. E vai di vino bianco. I piedi fanno sempre più male.
Alle 15.00 ci si siede a tavola. Prevedo un tourbillon di portate stile tacchini all'ingrasso. E invece no. Il pranzo scorre con ritmi più che decenti, la qualità è ottima. E vai di vino rosso.
Riporto il Menu:

Calamaro farcito di scampi
Rolla di branzino, salmone ed astice
Vitello tonnato con capperi di Salina
Terrina di coniglio all'aceto balsamico
Sformato di verdure e funghi porcini in crema di formaggio

Risotto al barolo
Agnolottini alla piemontese

Petto di faraona alla senape in grani
Sottopaletta brasata al vino vecchio

Torta nuziale
Sorbetto alla mela verde e calvados

Caffè (grazie, cari!)

Vini:
Bianco di Custoza 2006 Lamberti
Dolcetto di diano d'Alba Terre del Barolo
Moscato naturale

L'orchestra suona il valzer della Traviata: Libiam ne' lieti calici. Io, non tanto lucida, bisogna dirlo, insieme ad un amico dell'università, ripropongo il duetto di Alfredo e Violetta. Maria Callas si rivolta nella tomba.
Bevo mezzo litro d'acqua per allungare il dolcetto; appena in tempo perché la sposa chiama a raduno le amiche e dedica Dieci ragazze per me ad un interdetto Alessio. Bisogna dirlo: come cantanti facciamo un po' pena, ma ci siamo divertite.
Il tutto finisce intorno alle 18.00. Gli sposi devono partire, perché il giorno dopo si imbarcheranno per la crociera.

Arrivata a casa la mia mamma ha avuto il coraggio di dirmi: "ti preparo qualcosa da mangiare?". Non ho risposto, ero già nel dormiveglia accartocciata sul divano.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma pensa te! Io mercoledì sono stato nei pressi di Palazzo Nuovo per tutta la mattinata! E poi sei andata a mangiare a 30 km da casa mia!
Beh, ti avevo chiesto di raccontarmi qualcosa e devo dire che sei stata perfetta!

MariCri ha detto...

Ma dai! Allora, se ogni tanto bazzichi nei pressi dell'università, la prossima volta che vengoa Torino (arriverà prima opoi quel cavolo di attestato!), ti mando prima una mail, così magari mi offri il caffè!

Anonimo ha detto...

Ogni tanto...quando c'è da consegnare come hai letto! ;-)
Il caffè è prenotato!

MariCri ha detto...

Allora avevo capito bene! beh, che dire...COMPLIMENTI! Bel traguardo vero? ci si sente mooolto più leggeri, a consegna fatta!Fammi sapere la data della discussione, mi raccomando!