La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

venerdì 4 luglio 2008

LA REGINA VENEZIANA

In questi giorni di attesa, mentre il pancione lievita a dismisura e le scorte di ghiaccioli sembrano finire sempre troppo in fretta, sto dando praticamente fondo alla mia libreria. La settimana scorsa ho riletto un libro che mi era piaciuto molto e sono rimasta ancora più affascinata dalla particolarità del personaggio di Caterina Cornaro, Regina di Cipro.
Sebbene "La Regina veneziana" di Silvia Alberti de Mazzeri sia un romanzo, dalla ragnatela di intrighi, amori e tradimenti che l'autrice narra con tono incalzante, emerge il ritratto di una regina intelligente e bellissima, sullo sfondo di un'epoca avvincente, che vide la grandezza della Serenissima Repubblica di Venezia all'apice del su splendore.


Caterina Cornaro (Venezia, 25 novembre 1454 – Asolo, 10 luglio 1510), nobildonna veneziana, fu regina di Cipro ed Armenia.
Figlia del veneziano Marco Cornaro e di Fiorenza Crispo, apparteneva a una delle famiglie più ricche ed influenti della Serenissima, i Corner.
Fu educata in monastero a Padova fino all'età di 14 anni. Prescelta come sposa del re di Cipro e di Armenia Giacomo II di Lusignano, si sposò per procura il 30 luglio 1468. Le fu attribuito dal Senato veneto l'appellativo di "Figlia adottiva della Repubblica" onore mai tributato a nessuna donna prima di lei.
Solo nel 1472 Caterina venne condotta a Cipro, dove a Famagosta furono celebrate nozze sontuose. Un anno dopo il re morì lasciando la vedova incinta. Cipro cadde quindi sotto l'influenza veneziana.
Nella notte del 13 novembre 1473, un gruppo di nobili catalani capeggiati dal vescovo di Nicosia, che si volevano liberare del dominio veneziano, entrarono nel palazzo e rapirono il piccolo Giacomo III, uccidendo i parenti della donna davanti ai suoi occhi. Venezia inviò una flotta e un esercito e catturò i nobili dissidenti al soldo del Re di Napoli e del Duca di Savoia. Caterina continuò a regnare sotto la costante protezione della Repubblica di Venezia e sotto stretta sorveglianza, anche dopo la morte di suo figlio Giacomo III avvenuta per febbri malariche nel 1474.
Nell'ottobre 1488 fu scoperta un'altra congiura, ordita ancora dai nobili catalani. Venezia represse di nuovo la ribellione e decise di richiamare Caterina costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata che nel caso di disobbedienza sarebbe stata spogliata di tutti i privilegi e sarebbe stata trattata come ribelle. Il 26 febbraio 1489 avvenne l'atto ufficiale dell'abdicazione di Caterina in favore della Repubblica Veneta. Il 18 marzo, vestita di nero, la Regina lasciò per sempre l'isola di Cipro.
Venezia accolse la sua figlia in maniera trionfale. Sedette sul Bucintoro accanto al doge e fu nominata domina Aceli (signora di Asolo) conservando tuttavia anche negli atti ufficiali il titolo e il rango di regina.
Lo sbarco di Caterina Cornaro a Venezia


Sul territorio di Asolo, Caterina ottenne gli stessi poteri del doge. Gli unici limiti erano imposti dalla Repubblica Veneta: non poteva far subire ai sudditi nessun onere o angheria e non poteva ospitare chi non fosse gradito al doge.
Caterina richiamò alla sua corte artisti e letterati, tra cui Giorgione, Lorenzo Lotto, Pietro Bembo, che qui ambientò Gli Asolani.
Nel 1509, all'avanzare delle truppe imperiali di Massimiliano I d'Asburgo, Caterina si rifugiò a Venezia.

Il Castello di Asolo

Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l'amavano, fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si affacciarono alle porte di Altivole.
Ormai provata, morì a Venezia il 10 luglio 1510 e venne tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli. Alla sua morte, fu tanta la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire un ponte di barche da Rialto a Santa Sofia per permettere un migliore deflusso.
La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli perché, a causa della costruzione della nuova chiesa, nel 1575 venne trasferita nella Chiesa di San Salvador, dove tuttora riposa.

Ancora oggi, il 5 settembre di ogni anno a Venezia si festeggia la Regata Storica in ricordo proprio dell'accoglienza riservata alla Regina di Cipro al suo ritorno.

1 commento:

Irene ha detto...

Io adoro i romanzi storici... e quindi questo lo metto in lista. Un libro letto da Clara che mi ha fatto pensare a te, che ami Venezia come noi, è anche la Soffiatrice di Vetro ambientato nella seconda guerra mondiale. Clara dice che merita di essere letto. Approfitta ora per poi dedicarti ad altre letture impegnate per Alessandro. ciao ciao