La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!

venerdì 9 novembre 2007

9 NOVEMBRE 1989: CADE IL MURO DI BERLINO

Il Parlamento italiano, nel 2005, ha dichiarato il 9 novembre "Giorno della libertà", quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.

Nei giorni della caduta, il grande violoncellista Rostropovic (privato, anni prima, della cittadinanza sovietica) improvvisò un concerto davanti al muro; l'evento, ripreso dalle telecamere di tutto il mondo, è considerato il requiem per il muro e la Guerra Fredda.


Oggi è il giorno della memoria, ma c'è un altro aspetto del Muro di Berlino di cui mi preme parlare: l'aspetto artistico.

A partire dagli anni '80, alcuni artisti famosi, come Keith Haring e Thierry Noir, iniziarono a dipingere il lato del muro che dava su Berlino Ovest, in seguito migliaia di artisti, conosciuti e sconosciuti, utilizzarono il muro per i loro progetti artistici. Il muro si coprì quasi interamente di murales, dalle semplici scritte a disegni molto elaborati e ben eseguiti, alcuni dei quali si guadagnarono una certa notorietà, come quello che raffigurava una Trabant gialla che sfonda il muro. La East Side Gallery lunga più di 1 Km che fu pitturata subito dopo il crollo del muro, è stata definita la più grande galleria di pittura all'aria aperta del mondo. Purtroppo pochi dei murales hanno resistito al tempo e ai turisti che continuano a scrivere i loro nomi sul muro. La città di Berlino, notoriamente a corto di fondi, ha investito pochissimo nel restauro del muro e nel 2000 solo alcuni dei dipinti furono restaurati e protetti dai vandali. Malgrado siano protette dalle leggi sulla tutela dei monumenti, non è chiaro quale sia il destino di queste parti del muro.

« L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunkers, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine.Ma più lavoro, ingenuità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con ostruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva. »

Viktor Suvorov, L’ombra della Vittoria

24 commenti:

peppa ha detto...

grande post....
ho fatto lo stesso anch'io come ben sai....
è giusto ed è bene non dimenticare....
kiss.. ;)

Isabel Green ha detto...

berlino è una città che mi è rimasta nel cuore.un posto in cui la storia continua a gridare dai muri e dai palazzi

Baol ha detto...

Ricordare la storia è sempre un'ottima cosa

Anonimo ha detto...

Purtroppo c'è chi continua a vivere nella storia. Partiti che nella propria definizione contengano espressamente il termine "comunista" sono solo in Cina e in Italia, dove ve ne sono addirittura 2, e addirittura al governo.
Diliberto si è recato a Mosca per celebrare i 90 anni della rivoluzione d'ottobre (!) e dato che persino Mosca vorrebbe liberare la Piazza Rossa dalla statua di Lenin, ha proposto di portarla in Italia.
60gandalf

Mat ha detto...

un semplice ma bel modo per non dimenticare e risvegliare le coscienze....

Anonimo ha detto...

Grande MariCri, oramai stai diventando la mia memoria storica!
Anche della storia dell'arte che era la mia ancora di salvezza per avere un bel voto in educazione artistica, ma che non sono più riuscito a "frequentare"!
Scusami invece se uso il tuo spazio per far presente che l'ultimo muro costruito nel mondo è stato quello di Israele, stato decisamente più vicino al capitalismo americano che al comunismo. Giusto per non cadere nei soliti luoghi comuni.

rutger ha detto...

forse hai ragione però chiudere tutto in una teca non credo sia il massimo... quest'estate ero a berlino e mentre guardavo un murale piuttosto bello una ragazza è arrivata ha posato la bicicletta ha scritto due nomi e un cuore con un pennarello proprio lì e poi è andata via... l'ho trovato mostruosamente romantico

digito ergo sum ha detto...

Grande donna. Assieme alla tua visione realistico-poetica (sempre dolce) perché, a me, il comunismo è rimasto dentro come una "poesia", non riesco a non pensare che sia stato debellato come una malattia, poiché, se avesse funzionato, sarebbe stato una valida alternativa a tante religioni, tra le quali, forse in prima fila, una valida alternativa al cattolicesimo. Questo spiega il papa polacco, spiega l'impegno della chiesa nel fare crollare il mito dei miei pochi (all'epoca) anni. Bellissimo il tuo post, grazie.

MariCri ha detto...

Prescia, ho letto e commentato il tuo post. sono piacevolmente sorpresa del fatto che molti blogger abbiano critto un post nel giorno della ricorrenza della caduta del muro di Berlino.

Isabel green, spero di andarci anch'io a berlino, molto presto! :)

Baol, io poi sono una fanatica di storia...e anche secchiona, al liceo prendevo sempre 9!

Gandalf, potrei averlo scrito io il tuo commento, non c'è virgola che non condivida in pieno! La storia, per fortuna, non torna mai indietro e credo che questa sarà la salvezza del nostro povero Paese.

Mat, grazie! :)

Massimo, troppo onore, davvero, non lo merito, e poi divento viola, altro che rossa! Non è questione di luoghi comuni e fai bene a esprimere il tuo pensiero. io credo che ogni muro divida, ma a volte le divisioni sono necessarie, magari solo per cercare di salvare delle vite.

Rutger, tutto in una teca no, anche perchè i pezzi di muro rimasti, fanno parte del tessuto della città, però credo che le opereaccertate di artisti notevoli andrebbero salvaguardate.

Digito, grazie per i complimenti!
Io credo che il comunismo non avrebbe mai potuto funzionare, come ogni dittatura. Le sue leggi vanno contro la natura umana. E credo che Giovanni Paolo II abbia dimostrato un enorme coraggio, una forza che ha dato modo a tante famiglie di tornare a sorridere e a sperare in un futuro migliore.

giulia ha detto...

Ciao! Ti segnalo una mostra di Canova alla Galleria Borghese! A questo punto non puoi proprio non venire a Roma!!

MariCri ha detto...

Giulia, potrei arrivare per la fine di Novembre, ne parlavo proprio ieri con mio cognato. E poi adoro Canova, visto che sono veneta d'adozione! tranquilla che ti avviso! baci ;)

Ross ha detto...

Arte e libertà: una splendida accoppiata. Complimenti per il post, è bello vedere che siamo in tanti a non dimenticare.
Ciao, buona domenica!

nightfairy ha detto...

Non bisogna dimenticare mai..fa ancora impressione a pensarci..

Un bacio e buona domenica!

MariCri ha detto...

Ross, senza l'idea della libertà, non esisterebbe nessuna forma d'arte, poichè ogni opera è semplicemente l'espressione più libera del sentire del singolo artista. un bacione

Nigthy, buona domenica a te :) ricordo l'impressione che provai quando cadde il muro: io avevo 10 anni e non riuscivo a capire come una città potesse essere "tagliata in due".

Sturm und Drang ha detto...

Mi ricordo di quel giorno, ero alle elementari e ci avevano dato da fare per compito un tema sulla caduta del muro. A parte questo, mai avrei immaginato che il muro celasse un lato artistico.
A proposito di lati artistici, anche il tuo viso ne rivela uno: il sorriso (è proprio vero quello che hai scritto sul tuo profilo)
Ciao

Mamma Simona ha detto...

Abbattiamo tutti i muri, di destra o di sinistra che siano. E non dimentichiamo mai, per non ripetere i nostri errori.

GlitterVictim ha detto...

Sono stata in Germania ma non a Berlino, mi piacerebbe molto andarci.

Non dimenticare la storia è uno dei primi passi da compiere per migliorare il futuro e non commettere gli stessi errori. Peccato che non sia per tutti una cosa tanto facile.

kabalino ha detto...

comunque quel muro dipinto è entrato nell'immaginario di tutti e sarebbe un peccato non conservarne quel tratto significativo...

Baol ha detto...

La mia prof di Storia diceva che avevo la miglior cultura storica di tutto l'Istituto...bah O_o

pOpale ha detto...

il ricordo è parte integrante del motore della vita.

MariCri ha detto...

Greg, ma grazie! :)

Simona, hai perfettamente ragione, io vivo vicino a Padova, e trovo molto triste la vicenda del muro dia via Anelli.

Glitter, anche a me piacerebbe tanto andarea Berlino, sono ann che mi riprometto di farlo!

Kabalino, credo che questo sia l'unico lato bello e colorato del Muro di Berlino e andrebbe preservato a ricordo di un' epoca.

Baol, secchione anche tu? ;)

Popale, i ricordi costituiscono la base su cui costruire il presente, andrebbero coltivati e preservati, quelli belli e quelli brutti.

Sturm und Drang ha detto...

Ciao Maricri, rispondo sul tuo blog al commento che hai lasciato sul mio. Come hai potuto notare, ho dovuto eliminare l'altro post perchè era rischioso lasciarlo. Ma confermo tutto quello che avevo scritto. Si, alla fine sono entrato. anzichè primo, mi hanno fatto arrivare terzo. Un risultato che mi rende felice visto che pensavo di rimanere fuori. con un pò di rammarico perchè nel corso delle varie prove è stato palese a tutti che avevo una marcia in più (e ce l'ho perchè sono anche un assistente universitario e quindi, a differenza di tutti gli altri partecipanti, devo assolutamente essere preparatissimo, sennò quando vado a interrogare gli studenti quelli mi ridono in faccia)
Ciao e ti ringrazio per l'incoraggiamento!

Markinga ha detto...

la memoria ha un grande valore,
mai dimenticare gli sbagli del passato,potrebbero servire per non farne altri oggi..

Mark

MariCri ha detto...

Marco, grazie per la visita e per aver colto lo spirito di questo post. :)