Rieccomi dopo la lunga pausa, non solo dettata dalle vacanze pasquali, quanto dai lavori di restauro per la cameretta del nascituro!Ebbene si, ho approfittato della presenza di mamma e papà per fare le grandi pulizie e tinteggiare la cameretta del bimbo che arriverà.
Poiché fino a martedì scorso la sua identità era una sorpresa, avevo optato per un tenerissimo color giallo pulcino, che ben si sarebbe abbinato a dettagli rosa oppure azzurri. Ma ora non ci sono più dubbi: è in arrivo Alessandro... sicuramente sarà un grande, con un nome tanto importante!
Ho quasi interamente sacrificato il mio studio/stanza ospiti. Sono riuscita solo a salvare un angolino per il mio pc e il poster del mio mito al femminile, l'elegantissima Audrey Hepburn, ora affiancata da un'illustrazione di Beatrix Potter che raffigura Peter Coniglio.
Per il resto tutto è pronto per accogliere la mia vecchia culla di vimini, opportunamente restaurata e colma di pizzi inamidati dalla futura bisnonna.
La mia schiena è a pezzi, le mani sembrano quelle di un carrettiere, ma il risultato è bellissimo e molto solare: proprio quello che ci vuole per accogliere un bimbo che nascerà sotto il ruggente segno del leone, come la sua mamma!
Ci tengo molto a condividere la mia gioia con tutti voi che leggete questo mio piccolo angolo di sfoghi e riflessioni. In tutti questi mesi il blog è stato (e continuerà ad essere!) un mezzo di confronto, un confidente, uno scambio di voci, molte delle quali sono diventate voci amiche. Io ringrazio tutti quelli che hanno la gentilezza di lasciare un commento, un pensiero, quelli che mi fanno gli auguri per la maternità, chi mi scrive incoraggiamenti o frasi gentili, che fanno bene al cuore. Ringrazio quelli che aprono un dialogo su temi più generali, chi mi legge abitualmente e chi passa di qui solo per caso. Apprezzo chi mi fa osservazioni, anche critiche (ma noto che siete quasi sempre molto buoni...non è che i pancioni vi inteneriscono a tal punto??!) e spero che il mio salotto rosa possa continuare a crescere con il clima di serenità che vi si respira ora.
Proprio per il legame che si è instaurato con chi mi legge, vorrei raccontare l'emozione dell'ultima ecografia, vorrei rendere partecipi tutti voi delle emozioni immense e uniche che ho provato mentre il mio bambino si mostrava sul monitor in tutta la sua minuscola perfezione. Ma non sono una scrittrice tanto brava.
Posso solo dire che la mia mamma e il mio papà erano li con me, visto che Giorgio non poteva esserci ed era tanto strano sentirmi al tempo stesso figlia e mamma.
Potrei raccontarvi dell'emozione di vedere un piccolo cuore che batte forte e che racchiude il mistero e il desiderio della vita e potrei dirvi del sollievo immenso che si prova quando il medico ti dice che va tutto bene, che il bambino è vitale e cresce bene.
Non saprei bene come raccontare la mia uscita dall'ambulatorio, perchè ero talmente felice e serena che mi è presa una strana sonnolenza: di colpo mi sono rilassata e sentivo l'esigenza di dormire. Avevo in testa solo un nome che rimbombava: Alessandro...Alessandro... Quando ho chiamato mio marito l'ho chiamato Ale, e li abbiamo capito che il nome era stato scelto!
Forse se queste parole le leggerà qualche mamma, capirà cosa voglio dire. A tutti gli altri posso solo augurare di provare, un giorno, un'emozione così grande: che sia per la nascita di un figlio o per un altro motivo, non importa. Quello che importa, è provarle certe emozioni, perché ti fanno capire che la vita è bella, che è un dono immenso, che il senso della vita, è nella vita stessa.